LA SITUAZIONE ITALIANA

Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), parla della situazione italiana: “Cantiere politico, ma anche cantiere di lavori e soprattutto di idee. E poi di desiderio di esserci, di diventare protagonisti del proprio destino, senza aspettare che gli eventi ci capitino addosso. A cominciare dalle riforme, che non sono solo quelle elettorali e istituzionali, ma anche quelle in grado di incidere nel nostro quotidiano, quelle che possono aiutare i nostri ragazzi a trovare uno sbocco alle loro aspirazioni”. Del Jobs Act che avanza si occupa Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia): “. Il Jobs Act può essere la prima riforma che apre la strada alle altre, scuotendo un parlamento statico, che è apparso bloccato sul passato mentre la società avanza. L’orizzonte non è dei migliori”, ma “siamo convinti che un cammino comune di ripresa può essere intrapreso superando immobilismi e contrapposizioni e puntando sulle riforme più urgenti, ormai note a tutti (lavoro, fisco, giustizia, scuola…), per ridare speranza ai giovani e alle famiglie che stanno portando il carico più pesante della crisi persistente”. Ma non tutte le riforme sono riuscite. Pier Giovanni Trossero, direttore dell’Eco del Chisone (Pinerolo), denuncia: “Ad un anno dalla soppressione di tanti Tribunali i problemi di ieri restano quelli di oggi. Se la riforma è nata per risparmiare soldi si tratta solo di una bufala”. Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), mette in luce l’aspetto della crisi della politica: “Evidentemente per il rinnovo della politica non basta il ricambio generazionale, in parte avvenuto, né le azioni per ridimensionare la cosiddetta casta. Se manca il rispetto fondamentale delle istituzioni, innanzitutto in chi ne fa parte, tutto rischia di essere inutile. È necessario sapere fino a che punto ci si può spingere nella lotta politica e nel forzare il senso delle norme per poter fermarsi prima che la propria azione possa ingenerare dei danni ben più gravi di quelli che si vorrebbe combattere”.

 
 
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