LA PROLUSIONE DEL CARD. BAGNASCO

“Parole non morbide, ma pacate” che “segnalano, soprattutto, la miscela esplosiva creata dalla debolezza etica e dalle fibrillazioni politiche e istituzionali”. Così molti editoriali delle 188 testate Fisc sintetizzano la prolusione che il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha tenuto il 24 gennaio, ad Ancona, in apertura del Consiglio episcopale permanente. “Il card. Bagnasco – sottolinea, tra l’altro, Agostino Clerici, direttore del Settimanale della diocesi di Como – ha usato un verbo, che non deve essere inteso in senso meramente temporale: ‘Bisogna – ha detto – che il Paese ringiovanisca’. (…) L’azione del ringiovanimento tende ad essere, per l’organismo sociale, una sorta di antidoto alla cancrena dei conflitti, agli odi di antica data, ai vecchi schemi ideologici. (…) Le vicende di questi giorni passeranno, e, forse, si riuscirà a ‘fare chiarezza in modo sollecito e pacato’… Ma se ciascuno – a partire da chi ricopre cariche pubbliche – non intraprende un benefico cammino di cambiamento personale, sarà difficile imboccare vie nuove”. Giampiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), si sofferma su un altro passaggio della prolusione – “La collettività (…) respira un evidente disagio morale” – per sottolineare che “il Paese è turbato di fronte a quanto sta succedendo”. È “un buon segno questo turbamento perché dimostra che le persone, in genere, mantengono ancora il senso giusto e sano della sessualità”. Da qui l’importanza di “regole morali sane ed equilibrate in campo sessuale”, “condizione indispensabile per gustare la vita in tutta la sua bellezza”. Secondo Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), il card. Bagnasco, nella prolusione, ha usato “parole chiare, severe e serene, soprattutto equanimi. Restiamo in attesa di vedere che uso ne faranno i protagonisti. Ma, insieme ad essi, tutta la comunità italiana è interpellata. Con senso di responsabilità”. Il testo del cardinale, riprende Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), “è denso e vigoroso, va al nocciolo delle questioni. (…) Affronta molte urgenze”. Dopo la lettura del discorso, aggiunge Zanotti, “ci si sente confortati. (…) Occorre uno scatto di responsabilità in ciascuno di noi per non cedere al pessimismo e guardare avanti con fiducia. Sulle recenti e sconsolanti vicende, bisogna fare chiarezza, subito”.
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