LA POLITICA

Oggi più che mai l’Italia ha urgente bisogno di laici cattolici che “si gettino nell’agone della politica perché a loro, prima di tutto, spetta il compito di rendere presente nella dialettica politica la voce della Chiesa, impegnandosi attivamente nella ‘città degli uomini’ per affermare quei valori che costruiscono l’antropologia cristiana”. È l’opinione di Sandro Vigani, direttore di Gente Veneta (Venezia). Ai laici cattolici, dunque, spetta “la missione di salvare la politica dall’attuale imbarbarimento e riportarla ad essere l’arte del ‘compromesso nobile’ tra le differenti forze in campo, per perseguire senza tentennamenti il bene comune, non quello di una o un’altra singola parte”. Commenta le parole del card. Angelo Bagnasco nella prolusione dell’ultimo Consiglio permanente l’editoriale di Libertà (Sassari): “Un discorso significativamente forte, un grido di dolore davanti a quella che appare da più parti una pericolosa deriva politica e civile che il nostro Paese conosce e verso la quale sembra avviarsi. L’analisi del presidente della Cei non risparmia il ceto politico, la classe dirigente a cui sono affidate le sorti della nazione”. Un invito “a non far finta di niente, a non voltare la testa dall’altra parte” di fronte ai problemi di oggi viene dalla Guida (Cuneo): “Il dovere di far sentire la propria voce, di non usare il silenzio come un comodo nascondiglio”.
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