LA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II

“Giovanni Paolo II è stato un dono ineguagliabile di umanità, fortezza, fede”, afferma Agostino Clerici, direttore del Settimanale della diocesi (Como), che osserva: “Non ci sembrava vero di restare orfani di papa Karol, e ora la Chiesa ha deciso di restituircelo santo”. Un pensiero sul prossimo beato anche nell’editoriale di Libertà (Sassari): “Ora sotto il balcone della sua elezione nel 1978, davanti ad una folla immensa (non è difficile prevederla) su un drappo sventolerà la sua immagine, cinta di quell’aureola che il sentire del popolo, per acclamazione gli tributò in vita e più ancora il giorno dell’estremo saluto”. “Con i suoi modi affabili e il suo senso dell’umorismo conquistò il mondo; con la sua determinazione, la sua tenacia e il suo amore sconfinato per la Verità che ci fa liberi, abbatté i sistemi totalitari del blocco comunista, cambiando la storia del mondo e restituendo speranza a tanti cuori affranti”: questa la descrizione di Giovanni Paolo II nell’editoriale del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio). “Giovanni Paolo II ha mostrato il volto di una Chiesa la cui via fondamentale è l’uomo, la difesa della sua autentica dignità e libertà. Con il suo ‘Non abbiate paura’, ha cambiato la Chiesa e la società, riaprendo a tanti ragazzi un sentiero verso la fede che sembrava interrotto”, sottolinea Ernesto Diaco, vicedirettore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina).
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