Al centro degli editoriali anche alcune riflessioni. Attraverso le pagine di Luce e Vita (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi), il vescovo Luigi Martella scrive agli studenti: Sono convinto che fissare in alto lo sguardo significhi dare importanza agli impegni ordinari della vita. Per voi, cari ragazzi, la scuola è impegno quotidiano ed è loccupazione prioritaria. Essa è palestra di vita e la cultura aiuta a vivere bene. Mi auguro, pertanto, che il vostro impegno nelle varie discipline favorisca soprattutto lappuntamento con la propria coscienza, affinché aiuti a capire il bene e il male che ognuno può scegliere e fare, assumendosi la propria responsabilità. Il cuore della questione scuola sta in particolare nel rilancio della cura educativa, cioè dellattenzione fattiva alla promozione di umanità. In questa direzione – che chiede un coinvolgimento forte e unassunzione di responsabilità allargata da parte dei diversi settori della società, a cominciare naturalmente dalla politica – va comunque registrata una crescita di attenzione, osserva Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto). Un auspicio viene da Elio Bromuri, direttore della Voce (Umbria): È appena iniziata la scuola, e cè da auspicare che gli insegnanti, che hanno la missione delleducazione, si impegnino a favorire la crescita interiore degli alunni perché possano diventare, non dico santi o cristiani, ma almeno rispettosi dei principi primi della nostra Costituzione e delle regole della democrazia moderna; nella quale, perché possa funzionare, si deve armonizzare la difesa dei propri diritti con la coscienza della responsabilità verso gli altri. Dalle pagine di Cammino (Siracusa), Giuseppe Lombardo, direttore dellUfficio diocesano per leducazione, la scuola e luniversità, evidenzia: Il mondo della scuola, rivalutato nei suoi significati più profondi, recupera pertanto, il suo senso. È una spinta che sicuramente aiuta a ripartire con speranza e maggiore entusiasmo. Quel che resta della scuola, evidenzia la Guida (Cuneo), parlando dellultimo saggio dello psicanalista Massimo Recalcati, è la funzione dellinsegnante. Di fronte allallarme dellaumento delluso delle sostanze stupefacenti e del gioco dazzardo, Pierluigi Sini, direttore della Voce del Logudoro (Ozieri), suggerisce: Allinizio dellanno scolastico sarebbe utile che gli insegnanti propongano un dibattito che coinvolga i ragazzi sui rischi che queste tossicodipendenze creano. Anche nelle comunità parrocchiali sarebbe utile trasmettere ai giovani e alle loro famiglie dei valori profondi capaci di far vivere nella salute e nella gioia.