IL PAPA IN TURCHIA

“L’eloquenza dei gesti di Francesco”. Questo segnalano le diverse riflessioni dei settimanali, scrivendo della visita del Pontefice in Turchia. “Un Papa che prega in silenzio accanto al Gran Muftì di Istanbul nella moschea. Un Papa che si inchina davanti a Bartolomeo, Patriarca di Costantinopoli chiedendogli di benedire lui e la Chiesa di Roma”. Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), ricorda questi gesti “perché sono l’immagine della verità di una Chiesa che, ancora prima di chiedere giustizia per i cristiani, offre amore. Dona prima di chiedere”. Anche Elio Bromuri, direttore della Voce (Umbria), sottolinea: “Una cosa che vorrei mettere a fuoco è la novità del linguaggio e dei gesti di Papa Francesco, pur nella continuità e fedeltà a quanto la Chiesa cattolica, che egli ‘presiede nella carità’, ha detto e fatto dal secolo XX per la pace, e dagli anni ’50 sul piano dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso”. L’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri) rilancia un articolo di Maria Chiara Biagioni pubblicato sul Sir: “Il Papa e il Patriarca, mano nella mano, affacciati al terrazzino del secondo piano del palazzo patriarcale al Fanar di Istanbul. Di nuovo insieme, di nuovo l’uno nelle braccia dell’altro. Leader di due Chiese che ancora non sono in piena comunione tra loro, ma sono unite nella comune preoccupazione per le tante sfide che attraversano il mondo: la povertà, il terrorismo, la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente”. Per Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita (Cosenza-Bisignano), “vedere l’atteggiamento altamente confidenziale del Papa Francesco e di Bartolomeo, fa percepire quanto desiderio c’è nei due, ma anche nelle rispettive Chiese di ritrovarsi insieme, camminare verso la piena unità”. Dunque, “i due patriarchi hanno imboccato un cammino che ci fa sperare e sognare”. “Il viaggio del Papa in Turchia sarà ricordato soprattutto per alcuni momenti che segnano punti di non ritorno nel dialogo con la Chiesa ortodossa e nei rapporti con l’islam”, evidenzia Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia). Concorda Pierluigi Sini, direttore della Voce del Logudoro (Ozieri): “Lo storico incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo costituisce un passo in avanti che rafforza il dialogo tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa. L’importante viaggio apostolico del Papa in Turchia è stato occasione per discutere sulle tante problematiche che il mondo vive. Persecuzioni in medio oriente, attacchi terroristici, povertà crescente nel mondo, sono stati solo alcuni temi dell’intenso incontro tra i rappresentanti delle due chiese che si sono incontrate per cercare delle comuni soluzioni”. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), fa notare che “Papa Francesco con la recente visita in Turchia si è gettato nel mezzo dell’arena. Primo fra tutti, domina il problema del confronto con l’islam. Il regime turco è ufficialmente laico, ma non fa mistero del suo appoggio all’islam”. Secondo Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), l’omelia pronunciata da Papa Francesco “nella cattedrale cattolica di Istanbul dedicata allo Spirito Santo è un documento che rimane agli atti. Un quadro teologico di primissimo piano, ritmato da una prosa soffusa di amore e di poesia, un programma completo di vita per il cristiano e soprattutto per la chiesa di oggi. Un testo donatoci come oggetto di riflessione, di meditazione e di preghiera. Un tracciato programmatico di vita spirituale e pastorale, da realizzare nella sua pienezza”. La visita del Papa a Strasburgo, invece, offre lo spunto a Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche): “Tra i miei ricordi scolastici ho anche un tema in terza media …

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