IL PAPA IN AMERICA LATINA

“Tanti gli stimoli offerti dal viaggio di Francesco in America Latina”. È il filo conduttore che accomuna le riflessioni di questa settimana. Commentando le folle che hanno accompagnato il viaggio del Papa, Elio Bromuri, direttore della Voce (Umbria), scrive: “Francesco parla di povertà, dignità, equità, di accoglienza degli uni verso gli altri; parla di pace, di concordia, di solidarietà, di coraggio nell’affrontare la vita, di lavoro per tutti, rispetto del creato, di libertà dalle dittature e dalla sottomissione alle ferree leggi della finanza; parla di amore, di tenerezza, di purezza di cuore, di vocazione, di gioia del Vangelo, della bellezza del creato. Parla al cuore e con il cuore, e ognuno lo percepisce, sentendosi chiamato al dialogo intimo e profondo con se stesso”. Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), osserva: “Papa Francesco non è uomo che si adegua al dato di fatto delle ingiustizie, delle sofferenze, delle prepotenze; lui testimonia una Chiesa che si avvicina a tutti per portare tutti al livello più alto della loro dignità e della loro vocazione. Nella convinzione che nessun uomo è un problema da risolvere, ma è anzitutto una ricchezza da tutelare. In questo modo il Papa ha annunciato una giustizia di Dio che deve diventare giustizia sociale. Per questo il suo grido di speranza è diventato anche un grido rivoluzionario, della santa rivoluzione di Dio, che vuole la salvezza di tutti e per tutti, a partire dalla convivenza terrena. È comunismo questo? No: è, solamente, cristianesimo”. Gianpiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), sottolinea: “Il Papa ha contestato globalmente il sistema che governa il mondo perché è un sistema che offende e priva del necessario troppi uomini e donne e distrugge la nostra terra. Quindi bisogna cambiarlo. Il Papa lo dichiara apertamente e con insistenza: bisogna cambiarlo e non semplicemente aggiustarlo in qualche dettaglio”. Paolo Lomellini, direttore della Cittadella (Mantova), evidenzia: “Francesco indica orizzonti larghi e sprona l’uomo di oggi ad avere il coraggio e la forza di allargare lo sguardo, il pensiero e il cuore su tutte le vicende umane, anche quelle più difficili e meno attraenti. Lo stile, le parole, i gesti, la scelta dei luoghi dei viaggi di Francesco ci provocano in questa direzione”. Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), afferma: “L’America Latina ‘è una lezione, a invertire la rotta e a non aver paura della gioventù’. Questa potrebbe essere la sintesi della visita che Papa Francesco ha compiuto”. Il Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli) evidenzia: “I suoi discorsi scritti, così come le parole uscite dal suo cuore e non programmate, sono stati un invito ai credenti, ma anche a tutte le donne e gli uomini di quel continente e non solo, a uscire dal proprio guscio per andare incontro agli altri, per costruire un futuro di speranza. Un ritorno alla radicalità e alla semplicità del Vangelo, per offrire gesti di misericordia e di gioia a tutti, specialmente alle persone ridotte in povertà, abbandonate, in difficoltà o ferite nella loro dignità”. Per Vittorio Croce, direttore della Gazzetta d’Asti (Asti), “l’importante, secondo Papa Francesco, è lavorare contro la cultura dello scarto e contro le strutture dell’inequità, basandosi sul messaggio della fraternità fondata non su un sentimento romantico, ma sul dono e sull’appello di Dio Padre mediante Gesù”. Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), sottolinea: “Non è la prima volta che accade, ma con questo Papa succede di più. A leggere i giornali, ma anche ad ascoltare e vedere i vari canali delle diverse televisioni sembra che ognuno racconti un viaggio diverso. Poi…

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