IL PAESE NON CRESCE

“Siamo tutti concentrati sul voto a Milano e nelle altre città – scrive Webgiornale.de (Germania) – o presi dall’esemplare indignazione dei giovani spagnoli che mette in crisi la sinistra. Alcuni si concentrano sulla nuova eruzione in Islanda e altri sulla presunta uccisione del mullah Oman, anche se la vera notizia su cui riflettere riguarda gli ultimi dati Istat, che ci dicono che un italiano su quattro è a rischio di povertà o esclusione sociale e, anche se finora la rete di protezione delle famiglie ha tenuto, il problema è in progressivo aggravamento, con una crisi galoppante che colpisce di più i giovani, che in due anni hanno perso mezzo milione di posti di lavoro”. Il Rapporto, osserva il settimanale on line, “fa pendant con la recentissima bocciatura di Standard&Poor’s (S&P), che sabato 21 maggio ha rivisto da stabile a negativo l’outlook del nostro Paese, che sconta, nelle attese di bassa crescita, il rischio di paralisi politica”. “Anche nel momento di maggiore compattezza della maggioranza – osserva – nulla è stato fatto per avviare riforme di struttura vere, al netto di qualche pannicello caldo, come i salari di produttività (nati già rachitici ed assoggettati alla crisi fiscale dello stato, che ha impedito una loro applicazione estensiva). In questo contesto di non riforme, S&P si è accorta (con grande ritardo, ancora una volta) del fatto che il nostro Paese continua a non crescere”.
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