IL NUOVO ANNO SCOLASTICO

Al centro degli editoriali anche la ripresa della scuola. “A conti fatti – rileva Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano) -, la scuola sembra stare ancora a cuore, per fortuna. Chissà, forse un po’ raccogliendo il messaggio di don Milani, ci si sta mettendo in gioco su una porzione decisiva della nostra umanità, quella delle nuove generazioni da aiutare a crescere. Certo, il prete di Barbiana intendeva ancora altre cose. Ma intanto mobilitarsi su questi terreni sta bene. In ogni caso, comunque, non bastano gli sforzi delle famiglie e degli allievi stessi, nonché dei docenti e di tutti gli addetti. Ci vuole un’attenzione globale e mirata. La scuola non può riuscire, contando soltanto sui suoi protagonisti, ovvio. Bisogna che la società tutta creda nel sapere. Bisogna che ci investa su, coraggiosamente”. Per Sergio Nuvoli, direttore del Portico (Cagliari), “al mondo della scuola” servono “adulti che sappiano essere testimoni credibili di un senso dell’esistenza, che la renda un’avventura affascinante e piena di positività”. Luce e Vita (Molfetta) pubblica il messaggio che il vescovo Luigi Martella indirizza agli studenti all’inizio del nuovo anno scolastico. “La scuola e, dunque, i docenti e gli educatori – annota il vescovo -, non possono fornirvi solo nozioni e concetti, devono trasmettervi qualcosa di più: l’amore per la vita, la speranza di un futuro migliore, la passione per l’impegno, per la cultura, quella vera e autentica che ha nell’esperienza cristiana una delle più belle realizzazioni. (…) Se la scuola lavorerà in questo senso, come sono sicuro, contribuirà veramente ad aprire per voi ragazzi una finestra sul futuro, perché lo possiate affrontare con coraggio, lungimiranza ed entusiasmo”.

 
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