IL FUTURO DELL’INFORMAZIONE DEL TERRITORIO

“Siamo preoccupati non solo per il futuro dei giornali nostri associati, ma per la libertà d’informazione nel nostro Paese”, riporta una nota della Fisc sulla cessazione del sistema di contribuzione diretta all’editoria. “Il governo – aggiunge la Federazione – ha adottato provvedimenti di rigore, che anche la Fisc ha sempre auspicato. Manca però ancora un’applicazione più rigorosa dell’equità, da noi invocata in ogni occasione e più volte richiamata dallo stesso esecutivo assieme alla crescita. Non si scorgono all’orizzonte novità sostanziali in questo senso, se non una rivisitazione dei criteri di assegnazione dei fondi recuperati per via dell’applicazione di una stretta per l’accesso alla contribuzione pubblica”. L’argomento viene approfondito nell’editoriale di Sandro Vigani, direttore di Gente Veneta (Venezia), laddove si riconosce che “il futuro si presenta estremamente incerto” ed “è chiaro a tutti coloro che lavorano nei settimanali diocesani che essi potranno continuare a vivere svolgendo il proprio servizio di ‘voce’ del mondo cattolico nelle Chiese e nel territorio solo se troveranno altre fonti economiche, al di là di quelle statali, che nei prossimi mesi saranno sempre più esigue. Altrimenti dovranno chiudere o pagare il prezzo di una grave perdita in qualità e professionalità”.
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