Il coraggio di accettare sempre nuove sfide e quello di festeggiare felici i propri 40 anni… di disabilità

Teresa Santini di Meduno, ci ha accolto nella casa della sorella Carla a Malnisio col suo grande sorriso e ci ha subito annunciato: “Sto organizzando la festa per i miei 40 anni di disabilità (prima le stampelle poi la carrozzina): voglio incontrare familiari, amici, medici e infermieri, colleghi, quanti in modo diverso mi hanno aiutata in questo cammino. Questa ricorrenza la sento come un traguardo importante e voglio farne partecipi tutti”. Teresa ci travolge con la sua eloquenza mentre racconta di sé, con schiettezza, serenità e autoironia, dopo un po’ tu non vedi più la sua carrozzina. “Ho cercato di vivere ogni giorno intensamente perché ogni giorno deve essere glorificato. Se il Signore mi ha lasciato qua, è per qualche motivo. Ho avuto un marito (deceduto dieci anni fa), ho mio figlio Fabrizio (maternità voluta con piena consapevolezza), un lavoro, tanti amici. Se faccio bilanci mi sento serena, gioiosa, appagata”.
Teresa è disabile da quando aveva 17 anni in seguito ad un incidente automobilistico. Dopo un breve periodo di disorientamento e tanti interrogativi, grazie al suo carattere solare, alla sua tenacia, al sostegno della famiglia, alla voglia di conoscere il mondo, ha saputo reagire e dare un senso alla sua nuova vita: si è formata una famiglia, guida l’automobile, ha un lavoro, tanti amici con i quali condivide cinema teatro viaggi sport (nuoto, tiro con l’arco, curling, tennis, ciclone, cavallo, barca, recitazione teatrale), ama moltissimo cantare. Quando la incontri non ti lascia indifferente, se non le vai incontro tu, è lei che ti chiama e ti abbraccia, trasmettendoti subito calore, serenità e gioia. “Ho imparato – dice – che dentro tutti noi c’è un’orchestra. Per me gli strumenti hanno preso un altro suono: l’orchestra c’è ancora, devo solo prestare un ascolto maggiore, ma la musica c’è sempre, mi accompagna e mi fa stare bene con gli altri. Devi essere grata per quello che la vita ti offre, se tu alimenti la fiamma che c’è in te, vivrai meglio. Dobbiamo ricordarci che siamo unici e irrepetibili”. Teresa ha portato la sua testimonianza ovunque sia stata richiesta, ha partecipato a tavole rotonde e interviste, collaborato per un video sul nuoto inviato in America per studio, è disponibile con chi ha bisogno di conforto e incoraggiamento. Nel 1984 la Provincia di Pordenone le ha conferito il Premio Stella di Natale. Per questi tuoi splendidi quarant’anni, buon compleanno, Teresa!
 
Renzo, non vedente
 
Abbraccia con tenerezza la sua piccola di 10 mesi dandole il biberon, Renzo Del Cont di Giais, sposato felicemente con Bruna da due anni. Fin qui tutto normale se non fosse che Renzo è un non vedente per una malattia, atrofia bilaterale del nervo ottico, che non ha ancora spiegazioni e che lo ha colpito improvvisamente nel 2000, all’età di 26 anni. A nulla sono valsi i viaggi a Milano, in Svizzera, negli Stati Uniti da grandi specialisti. Per un giovane pieno di vita e di interessi com’era è stata una mazzata, un disorientamento completo. Ma già dopo quattro mesi ha deciso di sfidare il proprio handicap cercando nuovi modi per realizzarsi. Tramite l’Unione Italiana Ciechi, ha trovato su Internet un sito per tornare interattivo con il mondo, Serene reader, un programma che fa parlare il telefonino e il computer. Nel 2001 ha ripreso pian piano confidenza con il mondo, nel 2002 ha cominciato a studiare massaggio sportivo, ginnastica terapeutica e chinesiologia a Reggio Emilia presso un centro del Coni, tenendosi poi aggiornato con continui corsi di formazione. A Perugia ha frequentato la scuola di massofisioterapia (nata proprio per i non vedenti), scuola che permette di lavorare in ospedale. Renzo oggi ha uno studio privato a Pordenone dove oltre a svolgere attività professionale, insegna massaggio per un Ente del Coni e per un Ente Internazionale che segue le estetiste. Nel 2005 ha ripreso (anche qui una sfida) l’…

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