Giovanni Paolo II, “un aiuto e un modello”

È dedicato alla beatificazione di Giovanni Paolo II l’editoriale di Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia): “La testimonianza del Papa che aveva iniziato il suo pontificato con l’appello, quasi gridandolo ai quattro venti, di aprire le porte a Cristo è destinata a illuminare ancora a lungo la vita della Chiesa”. “Cielo e terra uniti insieme per vivere la gioia di una giornata straordinaria, che le parole sommesse e commosse di Benedetto XVI, l’amico e il successore del nuovo Beato, hanno interpretato in maniera si può dire perfetta”, aggiunge Frosini. Per la Voce della Vallesina (Jesi), “la beatificazione di Giovanni Paolo II ci interroga. Il Papa che nel suo pontificato ha girato il mondo, ci propone ancora oggi la fedeltà a Cristo, ci rassicura nel poter testimoniare Cristo nella nostra vita. Karol Wojtyla per molti è stato un compagno di vita, una persona ispiratrice della propria vita cristiana, un uomo che ha cambiato il modo di vedere le cose, un grande Papa che ha saputo dare una sferzata di energia ai cristiani, che è stato in grado di condurre la Chiesa in momenti difficili e intensi”. Un “grazie alla Polonia” per averci donato Giovanni Paolo II viene dal Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli): “Di un Papa così avevamo bisogno e abbiamo avuto la grazia di vederlo. Con la fede incrollabile dell’atleta di Dio, della mancata vittima di assassinio, dell’abbonato ai lettini d’ospedale, del ferito dall’umanità dolente e impotente della vecchiaia che lo accompagna lungo la via dolorosa fino alla casa del Padre”. Tra crisi, disoccupazioni, guerre, “il panorama non è allegro”, per Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), “eppure aver gioito davanti al volto sorridente di Giovanni Paolo II che veniva scoperto in piazza san Pietro, non può non aver partecipato a tutti la sua serenità, consapevolezza e fortezza di fronte alle stesse problematiche. Un aiuto e un modello per lavorare come lui ha saputo lavorare, con la forza del Vangelo e la certezza della presenza di Cristo, ‘Redentore dell’uomo’, di ogni uomo, di tutta l’umanità”. Per Michele Murgia, direttore di Libertà (Sassari), “è ‘beato’ Giovanni Paolo II, e insieme a lui ‘beato’ in qualche misura ogni fedele. Questo evento, che per numerosi aspetti resterà trascritto dagli storici come ‘unico’ – o almeno ‘singolare’ – fornisce l’occasione di meditare su come l’esempio di santità di un solo uomo possa diffondersi, riflettersi, moltiplicarsi tra coloro che gli stanno vicino, generando un circuito di grazia per se stessa ‘diffusiva’”.
 
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