GIOVANI E FUTURO

“Riappropriarci del futuro significa – secondo Giordano Frosini, direttore di Vita (Pistoia) – prendere coscienza delle nostre responsabilità, ragionare in termini di solidarietà e di altruismo, contenere i nostri desideri e i nostri bisogni indotti e artefatti. I richiami non ci mancano. Ci provengono dal buon senso, ce li rivolgono severamente gli uomini della scienza, ce lo raccomanda lo stesso magistero della Chiesa, oggi come non mai sensibile a questo genere di problemi. Le ricchezze della terra sono doni da conservare e far fruttificare e non da dilapidare con i nostri comportamenti sciagurati”. Sui giovani è la riflessione di Amazio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio): “Noi adulti dovremmo certamente rilasciare meno duri giudizi (per evitare che si prospettino quali pregiudizi) preoccupandoci di ‘capire’ di più e con miglior disponibilità i nostri figli o figli di amici o di altri. La gioventù 2011 non è così stanca, delusa, insofferente, cinica, vicina all’intolleranza, portata al menefreghismo: se affondiamo lo sguardo, scopriamo una selva enorme di ragazzi meravigliosi, capaci di dimostrare le ragioni del loro essere protagonisti del tempo senza rompere i legami né con la tradizione né con la legalità. È a questo tipo di gioventù al quale dobbiamo dare molto di noi, con affetto e con determinazione, affinché il loro ruolo nella società sia quello di una gioventù ricca di stimoli, di scelte ottimali, di generosa testimonianza e d’intensa responsabilità produttiva di bene per sé e per la società familiare e civile”.
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