Riflessioni pure sulla Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebra domenica 1° giugno. Nel giorno dellascensione, Gesù prima di risalire in cielo alla destra del Padre comanda ai suoi discepoli di annunciare il vangelo ad ogni creatura e battezzare per avere la salvezza e la vita eterna. Gesù invia i suoi discepoli fino agli estremi confini della terra. Lannuncio quindi è la prerogativa della Chiesa secondo gli strumenti e le tecnologie di ogni tempo. Lo afferma Vincenzo Finocchio, direttore dellAppennino Camerte (Camerino-San Severino Marche). Anche su Kaire (Ischia) una riflessione sulla Giornata, a firma di don Carlo Candido, direttore dellUfficio diocesano per le comunicazioni sociali: È un tempo, il nostro, in cui le reti della comunicazione hanno raggiunto inauditi sviluppi e internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà. Dare un orizzonte di senso al flusso informativo, scegliere (che non vuol dire censurare) le notizie, contestualizzarle, gerarchizzarle, approfondirle, fa parte delle sfide dell’informazione di oggi. Anche Giuseppe Manunta, direttore di Dialogo (Alghero-Bosa), riflette sulla Giornata, a partire dal messaggio del Papa, che parla di autentica cultura dellincontro. Sulle pagine della Voce Alessandrina (Alessandria), il direttore dellUfficio diocesano per le comunicazioni, Fabrizio Casazza, chiarisce che la Chiesa, animata dal soffio vitale dello Spirito, si pone in uscita non per dimenticare da dove viene ma per comunicare quella che è per eccellenza la buona Notizia, condividendo con le persone e i popoli il cammino e le fatiche della storia.