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“Ha ragione il card. Bagnasco quando parla di ‘malinconia’ di fronte” agli scenari politici, aggiungendo che “il linguaggio in uso nella scena pubblica deve essere confacente a civiltà ed educazione”, scrive Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona). “Il card. Bagnasco al Consiglio permanente della Cei ha parlato di un’Italia che porta il peso di conflitti insanabili. Sui nodi fondamentali della convivenza civile vale la pena di incontrarsi”, riflette Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio). Sempre prendendo spunto dalle parole del presidente della Cei, Amazio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio) osserva: “La famiglia è fonte primaria dello sviluppo: da essa si diramano le esperienze operative che nobilitano la società; da essa derivano grandissima parte delle scelte; ne partono gli stimoli a reagire di fronte a situazioni apparentemente prive di soluzione”. E sul fronte economico: “Occorre uno sforzo congiunto e concreto – fra imprenditori, maestranze e sindacati – verso propositi da perseguire intensamente: riattivare l’industria del lavoro per dare ossigeno alle famiglie e allo sviluppo dell’economia, chiudendo – in modo visibile – le aspre e negative contese quotidiane fra i due poli della vita politica e parlamentare, tra polemiche e personalismi”. Di fronte all’ipocrisia in politica La Cittadella (Mantova) scrive: “Va preso sul serio l’appello di qualche giorno fa del card. Bagnasco: ‘Ai cattolici con doti di mente e di cuore diciamo di buttarsi nell’agone, di investire il loro patrimonio di credibilità, per rendere più credibile tutta la politica’”.
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