I giornali diocesani dedicano ampi spazi ai fatti di cronaca nazionale, locale e internazionale. Anzitutto le polemiche e gli scontri che hanno fatto seguito alla morte di Erich Priebke, laguzzino delle Fosse Ardeatine, culminati con la decisione della Fraternità san Pio X di Albano di celebrare le esequie in forma privata. Un funerale cattolico – puntualizza Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona) – sarebbe stato un oltraggio alla verità, alle vittime delle Fosse Ardeatine, a tutto il popolo ebraico, ma anche alla città di Roma e allintero popolo italiano, che ha subito la violenza sanguinaria delloccupazione nazista. E sarebbe, oltretutto, un insulto a Dio e alla sua misericordia. Di cui non ci si può prendere gioco. Vincenzo Finocchio, direttore dellAppennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), nota che la morte di Priebke, l11 ottobre, è avvenuta proprio nel giorno in cui ricorreva il 51° anniversario (11 ottobre 1962) dellapertura del Concilio Vaticano II e Papa Francesco riceveva in udienza una delegazione della Comunità ebraica di Roma, in occasione del 70° anniversario della deportazione degli ebrei di Roma (16 ottobre 1943). Insomma, una giornata, l11 ottobre, segnata da un crocevia di eventi in contrasto tra loro. Tema diverso per leditoriale della Voce del Popolo (Torino), che commenta lassegnazione del Nobel per leconomia a tre studiosi (Fama, Shiller, Hansen) che sostengono tesi contrapposte e alternative intorno al medesimo tema: le previsioni degli andamenti dei mercati finanziari. Un Nobel assegnato a studiosi che hanno prodotto, sulla stessa opinabile materia, esiti così diversi – sostiene il giornale -, ci sembra fotografi bene limpasse di questo pianeta: un posto dove magari è facile vincere le elezioni ma sta diventando difficile, se non impossibile, governare gli Stati e le società. Elio Bromuri, direttore della Voce (Umbria), parla di due fatti accaduti in due tranquilli paesi umbri che meriterebbero ben altra notorietà. Un giovane, 28 anni, uccide la sua fidanzata, 26 anni, e poi si uccide; una madre accoltella il figlio di undici anni. Ognuno reagisce a suo modo e fa le valutazioni che crede. Ma un particolare mi ha colpito nella prima tragica vicenda, come riportato dai giornali. Il giovane, prima di compiere quel tragico atto, invia un sms agli amici in cui dice: Non vi dimenticherò. Si resta sbalorditi. Certo, è un pensiero che esalta lamicizia che pensa debba e possa durare oltre la morte. Oltre la morte. Come se tutto continuasse come prima e che ciò potrebbe dipendere da chi muore. Come è possibile che non ci si renda conto di cosa significa la morte e il morire. Prende spunto da un episodio personale, avvenuto in un Tribunale, Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino), per una riflessione sul modo di amministrare la giustizia in Italia, sulle inaudite condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i magistrati, il personale dipendente e gli avvocati. Mentre il Corriere Eusebiano (Vercelli) registra che i dati locali confermano le tendenze, in materia economica, già emerse nei giorni scorsi a livello nazionale e regionale: la ripresa è lenta e incerta. Materia economica anche al centro delleditoriale di Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), che interviene sullitalianità ferita per i pezzi che stanno lasciando il Belpaese e traslocando allestero. In una dinamica sana – rileva Paoletto – dovrebbe essere normale avere aziende italiane che diventano straniere, ma anche viceversa. E invece questo è molto più difficile semplicemente perché il nostro non è un mercato in cui sia agevole fare impresa. Uno dei nostri problemi, da anni, è la mancanza di una politica industriale degna di questo nome. È una carenza gravissima c…