FATTI DI CRONACA E ANNIVERSARI

Sui settimanali spazio anche ad alcuni fatti di cronaca e anniversari degli ultimi giorni. Gianpiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), si sofferma sul “dramma dei disperati che cercano di sbarcare sulle nostre coste e che spesso si trovano buttati in mare in balia delle onde”. Per il direttore, “la soluzione vera, umana, è quella di saper convivere, che è poi la condizione delle persone umane che possono esistere soltanto nella forma della convivenza. La vita insieme comporta sempre delle difficoltà. L’altro, anche se appartiene alla stessa etnia, alla stessa cultura, alla stessa storia, è sempre un diverso. La relazione con l’altro, condizione di vita, comporta anche delle ferite. La storia delle civiltà consiste nel trovare dei rimedi a queste ferite per rendere la convivenza possibile e felice”. Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), nell’undicesimo anniversario dell’11 settembre, sottolinea che “la memoria di coloro che hanno perso la loro vita negli attentanti e del dolore di coloro che li amavano deve essere sempre un’occasione per promuovere la pace e un mutuo rispetto”. Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), si occupa del “giro di vite sui giochi d’azzardo” proposto dal governo, ma che “si è man mano svuotato di contenuti”. “La posta in gioco”, osserva Frezza, “è enorme. Il solo gioco d’azzardo legale in tutte le sue forme vale 80 miliardi di euro ed è ormai la terza industria italiana dopo Eni ed Enel. La spesa pro-capite annua, considerando solo i maggiorenni, ha già superato i 1.500 euro, vale a dire che uno stipendio su dodici se ne va in macchinette, gratta e vinci, scommesse. Abbiamo circa 800 mila italiani che sono giocatori dipendenti”. Gente Veneta (Venezia) riflette, invece, su uso e abuso dello “spritz”, partendo dall'”aggressione dei giorni scorsi a Gabriele Sinopoli, a Mestre”, “caso estremo, difficile persino da collegare con la normalità delle chiacchiere e degli spritz”.

 
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