Al centro degli editoriali dei settimanali anche il VII Incontro mondiale delle famiglie, sul tema La famiglia: il lavoro e la festa (Milano, 30 maggio – 3 giugno). Per LOra del Salento (Lecce), si tratta di un evento controcorrente, in un tempo in cui molti considerano la famiglia unistituzione superata: storicamente più fragile, non aiutata, messa in discussione nella sua natura originaria. Invece, pur tra mille difficoltà, la famiglia cè e di essa cè grande e segreta nostalgia. Da qui lappello di Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano): La società, la politica, la finanza, il mercato… dovrebbero mettersi in ascolto del mondo familiare, fatto di persone. Invece spesso e volentieri guardano al microcosmo familiare come a contesti di singole presenze, come a possibili clienti, come a soggetti da tassare e da spremere… Ma lì, invece, si condensa la vita più vera. Senza famiglia si è sradicati e smarriti. Al centro dellIncontro, nota Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), cè un binomio emblematico: il lavoro e la festa. (…) È sulla concretezza di questi temi che, non da oggi, il mondo cattolico sfida e provoca tutti a ridisegnare un modello di sviluppo che appare sempre più schiavo delleffimero, intrinsecamente fragile e drammaticamente lontano da quel bene comune a cui pure, a parole, tutti dicono di richiamarsi. È una strada lunga e non priva di ostacoli, quella che ci è di fronte. Ma è anche una straordinaria occasione, sul piano pastorale e su quello della testimonianza che i cattolici possono dare allintero Paese. Riflettendo sempre sul binomio lavoro e festa, al centro dellIncontro di Milano, Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), rileva lurgenza di una più equa e saggia politica del lavoro che sappia contemperare le esigenze dei singoli e della loro dignità con quelle della famiglia e delle sue peculiarità. Per evitare, o limitare almeno, crescenti marginalità e per ammonire sulle giuste priorità da rispettare, pena la dispersione dei cuori e lestraniazione delle menti, che fanno da più parti e per diverse ragioni sgretolare le strutture portanti di Chiesa e società. Emilio Pastormerlo, direttore dellAraldo Lomellino (Vigevano), ricorda, tra laltro, a chi sui social network ha proposto di annullare la sfilata del 2 giugno e la visita del Papa a Milano e devolvere le spese organizzative per i terremotati, che il Papa viene a Milano per indicare la strada della ricostruzione, che passa dalla famiglia, dal lavoro, dalla festa… e così fortifica le tante ricostruzioni da cominciare nei luoghi terremotati, che partono dallanima e dalla solidarietà prima ancora che dai progetti tecnici o dalle sovvenzioni. La Voce Alessandrina (Alessandria), in un editoriale di Fabrizio Casazza, delegato vescovile per la famiglia, augura che lo stile di famiglia respirato nei vari momenti della trasferta milanese possa continuare a caratterizzare i rapporti allinterno delle nostre comunità in diocesi; le famiglie restino sempre aperte alle sorprese della benedizione divina.