FAMILY 2012

“Le immagini del Family 2012 hanno diffuso nel mondo un forte messaggio di serenità e di gioia”. È il commento che accomuna molti editoriali dedicati al VII Incontro mondiale delle famiglie, che si è svolto a Milano dal 30 maggio al 3 giugno, sul tema “La famiglia: il lavoro e la festa”. Per Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), il “Family 2012 è stato un appello a riscoprire la famiglia cristiana e naturale, alla cui vita serve il lavoro; alla cui felicità è necessaria la festa. Famiglia, lavoro e festa riconciliati, anzi armonizzati”. Sulla famiglia, afferma Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), “il Papa ha ridetto le cose più belle che la rivelazione cristiana ci ha trasmesso da sempre (…). Parole chiare, capaci di rompere e sconvolgere alla radice le teorie ricorrenti e sempre più affermate nelle società del nostro tempo. Senza compromessi e senza benevole decurtazioni”. Benedetto XVI, aggiunge Giampiero Moret, direttore dell’Azione (Vittorio Veneto), “ha ribadito nei momenti più solenni – nell’incontro con le autorità civili e nell’omelia della celebrazione conclusiva al Parco Nord di Milano – ciò che la fede cristiana pensa della famiglia: la sua inconfondibile fisionomia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna e i suoi diritti e doveri. Una volta chiarito questo, resta un vasto terreno in cui è veramente possibile lavorare insieme con chi, pur non aderendo totalmente alla visione cristiana, accetta la famiglia come risorsa imprescindibile per lo sviluppo della società”. Riflettendo sul tema dell’incontro e sull’attuale momento di crisi che coinvolge sia il lavoro sia i tempi di festa, Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), osserva: “È il tempo di fermarsi a ragionare, da uomini e da credenti, su quanto ci stiamo giocando, in termini di umanità. Abbiamo un’altra dimensione da scrivere insieme, sui fronti del lavoro e della festa. Dobbiamo farlo insieme, con coraggio, con urgenza. È una sfida in forte salita, ma non impossibile”. Edoardo Tincani, direttore della Libertà (Reggio Emilia-Guastalla), firma l’editoriale insieme alla moglie Lucia, per sottolineare la partecipazione alla Messa di Benedetto XVI a Bresso. “Domenica – scrivono i coniugi Tincani – erano insieme, gli sposi cristiani e il loro Papa, per dare al mondo lo ‘scandalo’ di cui ha più bisogno: una fedeltà che resista alla prova del tempo”. Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), precisa che “il concetto di famiglia naturale non è solo una dottrina della Chiesa, in quanto è universale. E su questo concetto uno Stato dovrebbe concentrarsi. Invece si è lasciato che la famiglia divenisse sempre più fragile e inadempiente. (…) La crisi della famiglia in Italia è una crisi di convinzioni. E la sua provvisorietà s’aggiunge alla provvisorietà del lavoro aumentando la sofferenza delle persone. Non è un progresso. Non è una conquista di civiltà il falso nuovo”. Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), riflette sul perché “tocca sempre alla Chiesa” organizzare eventi come il Family, mentre “le leggi degli Stati e le politiche dei governi tentano continuamente di distruggere la famiglia”. E spiega che “solo la Santa Famiglia di Nazareth ha illuminato fino in fondo la realtà umana della famiglia. Indicandole la sua meta e il suo senso ultimo, l’ha anche costretta a valorizzare la sua dimensione naturale e ci dà la forza di sostenerla, proteggerla e rimanervi fedeli anche quando le leggi e le politiche la minacciano e la cultura dominante la ridicolizza”. La Voce Alessandrina (Alessandria) pubblica una nota di don Fabrizio Casazza, delegato vescovile per la famig…

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