ESTATE, TEMPO PER RIFLETTERE

Al centro degli editoriali Fisc anche le esperienze estive promosse da parrocchie, associazioni e movimenti. “L’estate – evidenzia Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina) – è il tempo dell’impegno e della consapevolezza: neppure il tempo libero ci appartiene. Come la parabola dei talenti insegna, qualsiasi dote va resa moltiplicata, estate compresa. Le opportunità non mancano. Centri estivi, campi-scuola, vacanze di famiglie: basta solo guardarsi attorno e accogliere l’invito che arriva da ogni direzione”. Per Edoardo Tincani, direttore della Libertà (Reggio Emilia-Guastalla), “tutto sta nel cogliere la ‘vacanza’ come tempo creativo, da vivere senza maschere o eccessi di privacy con quanti, parrocchiani soliti e inusuali, lo condividono con noi. Darsi tempo di ascoltare in modo meno precipitoso le persone, risvegliare dall’intorpidimento le relazioni di tutti i giorni, leggere parole di saggezza e scambiarle di buon animo. Sono tutte operazioni di una revisione del nostro modo di vivere la parrocchia sul piano umano e spirituale”. La Guida (Cuneo) spiega che “l’otium, l’ozio, non è affatto negativo, se gli si dà un significato, se significa trovare un tempo, uno spazio per se stessi”. Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina), propone di non “smantellare ogni attività” in estate ma d’“incrementare quanto meno quelle catechistiche e culturali, magari trovando modalità operative diverse: la preghiera, l’ascolto della Parola non vanno mai in vacanza. Ma per programmare ciò occorrono cristiani maturi e motivati, che non si lasciano coinvolgere dall’andazzo generale, ma hanno il coraggio di trarre dalle situazioni concrete gli stimoli per un servizio alla fede di ciascuno”. In autunno, scrive Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), inizia “l’Anno della fede, a mezzo secolo dal Concilio Vaticano II. Pensarci, con calma, adesso, sotto il solleone, magari con un buon libro tra le mani, può essere utile. Se poi ci sono amici attenti e sensibili (…), ne può scaturire una serata apprezzabile. Non che sia argomento soltanto da salotto estivo (…). Certamente resta uno spunto da masticare con cura e accortezza, meglio se lo si condivide insieme. Infatti la posta in gioco non è da poco”. Concorda Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo): per il 50° del Concilio Vaticano II “andiamo a ricercare i testi ufficiali per essere sicuri di ciò che veniamo conoscenza. Il nostro mondo ha bisogno di testimoni credibili”.
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