ESPERIENZE ESTIVE E ATTUALITA’ ECCLESIALE

Non mancano, sui settimanali diocesani, riflessioni sulle esperienze estive, promosse da parrocchie, associazioni e movimenti, e sull’attualità ecclesiale. Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), fotografa le diverse attività estive come “l’immagine nitida di una comunità certo attraversata da mille problemi, ma al tempo stesso ricca di una forza autentica. Che è fatta di socialità, volontariato, passione educativa, sensibilità per i più deboli, voglia di stare insieme, amore per il territorio e le sue tradizioni”. Gente Veneta (Venezia), anche alla luce di recenti notizie di cronaca, solleva “un tema troppo spesso ignorato, volutamente rimosso o semplicemente sottovalutato. Riguarda la sicurezza nei nostri patronati e nelle attività estive di parrocchie, gruppi e associazioni”. Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), parla dell’Anno della fede, che si aprirà l’11 ottobre 2012. Con questa iniziativa, evidenzia Mariani, “certamente il Papa si rivolge al mondo intero, a tutti gli uomini che vorranno ascoltarne la voce. Muovendosi con coraggio controcorrente rispetto a tanta parte della cultura contemporanea, che vede nella fede un evento interessante al massimo per l’individuo, per il Papa la fede riguarda il futuro stesso dell’uomo e dell’umanità intera”. Anche Millestrade (Albano), in una nota del vescovo, mons. Marcello Semeraro, si sofferma sull’Anno della fede, ricordando che “la fede e pure i più grandi valori del passato non possono semplicemente essere ereditati. Vanno, al contrario, fatti propri e rinnovati attraverso una, non di rado dibattuta, scelta personale”. Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo), riflette sulla comunicazione della fede attraverso Internet: “La Chiesa ha una grande esperienza nel campo della comunicazione e dimostra in questo tempo moderno toccato da tecnologie raffinate e potenti di essere così duttile e aperta da saper sfruttare per la diffusione del Vangelo ogni mezzo tecnico che l’intelligenza umana riesce a produrre”. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), prende spunto dalla morte di p. Mariusz Paczóski, francescano conventuale, confessore del Papa, per spiegare il significato della confessione: “È ricominciare dopo la morte. Il Risorto ti si affianca, fa sue tutte le paure e le delusioni che scorge in noi. La confessione apre alla fraternità: ci si scopre fratelli nel peccato, ma soprattutto nel perdono”. Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), rimarca l’impegno del settimanale “ad essere sempre più presente nella vita di Trieste, una città da amare”. Il Corriere Eusebiano (Vercelli) “rende conto della presenza dei vercellesi a Mirandola e dello sforzo coordinato che Caritas nazionale e Caritas diocesane stanno conducendo per non lasciare sole le popolazioni colpite dal sisma”. La Vita Cattolica (Udine) informa che “i frati cappuccini di via Ronchi”, impegnati in modo particolare a favore degli emarginati e degli esclusi, “stanno per lasciare Udine. Ma l’arcidiocesi, attraverso la Caritas, è pronta a raccoglierne l’eredità. E a garantire, soprattutto in un periodo come questo, l’opera miracolosa della moltiplicazione dei pani”. Mario Cascone, direttore di Insieme (Ragusa), riferisce che il 14 giugno, nella chiesa delle Carmelitane di Ragusa, si è svolta “la professione perpetua di una giovane catanese, suor Maria Maddalena di Gesù, al secolo Vanessa Cutuli, la quale, dopo il noviziato e dopo i tre anni di professione semplice, è stata ammessa alla professione solenne, che le permette di entrare a far parte in modo definitivo della famiglia carmelitana”. Infine, la Voce Alessandrina (Alessandria) pubblica un’intervista al maestro del…

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La FISC nasce il 26 novembre 1966 come associazione dei numerosi settimanali diocesani, soprattutto con l’intento esplicito di raccogliere l’eredità culturale, sociale ed ecclesiale delle varie testate sorte già alla fine dell’800, nel solco del Movimento cattolico italiano e alla luce dell’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII.

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