EMIGRANTI E PARTECIPAZIONE

“Oggi, per una serie di trasformazioni sociali favorite anche da processi di rientro sempre più numerosi, gli italiani nel mondo, indipendentemente dalla loro età anagrafica, aspirano a partecipare in modo più diretto alla vita del loro Paese”, riflette Giorgio Brignola,direttore responsabile dellaVoce degli Italiani (Inghilterra). “In questo primo decennio del nuovo millennio – prosegue – gli italiani all’estero sono nelle condizioni d’affrontare la quarta fase della loro presenza oltre confine. Superata, a pieno titolo, la fase d’integrazione, ora c’è da curare quella del loro reinserimento politico nelle nostre questioni nazionali con un’ottica non più campanilistica, ma di portata internazionale. Anche se l’epopea nazionalista è inesorabilmente finita, restano da tutelare le nostre radici socio/culturali all’estero ed essere politicamente pronti ad assumere più specifiche responsabilità sul futuro della penisola. La parola d’ordine è ‘partecipazione’. I connazionali all’estero fanno parte dell’Italia con gli stessi diritti e doveri dei residenti”.
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