Tra qualche giorno ci saranno le elezioni amministrative (15-16 maggio), ricorda Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina): Siamo davanti a una nuova tornata elettorale. Si tratta di elezioni amministrative e per giunta parziali, ma per lennesima volta si vuole assegnare una proiezione nazionale a una consultazione che, per quanto estesa, è tipicamente locale. Stesso tema per Nicola Paparella, direttore dellOra del Salento (Lecce): Sebbene si tratti di una consultazione amministrativa, che oltre tutto riguarda una ristretta fetta di elettorato, questa campagna si è subito caricata di connotazioni politiche e ha finito con lapparire come una sorta di referendum a favore o contro lattuale primo ministro. Anche Raffaele Mazzoli, direttore dellAmico del Popolo (Pesaro-Fano-Urbino), rammenta che quasi 13 milioni di italiani sono impegnati nella consultazione. In effetti tutto il Paese è coinvolto. Amministrative, quanto basta ad evidenziarne, in un periodo come questo che stiamo attraversando, il significato eminentemente politico. Il voto di domenica e lunedì è un appuntamento cruciale, a giudizio di Alessandro Repossi, direttore del Ticino (Pavia). Per Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), il voto costituisce uno degli esercizi più alti di democrazia, è lo strumento principe della partecipazione alla vita del Paese. In Italia però, negli ultimi anni, è cresciuta molto la disaffezione verso la politica e quindi anche il numero di quanti decidono di disertare le urne. Andiamo a votare con uno sguardo attento ai problemi concreti, scegliendo persone degne e attente alla gente, è linvito di Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone). Per Amazio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), in queste elezioni amministrative linteresse va finalizzato esclusivamente al bene comune, come esperienza di condivisione, fra competenza, senso e dedizione di servizio alla comunità. Sullimportanza dei valori non negoziabili anche nelle elezioni amministrative riflette Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste): Una giunta comunale chiusa ai temi della vita e della famiglia o promotiva di valori antitetici alla vita e alla famiglia produrrà forti danni anche in altri settori. La negazione dei principi non negoziabili produce un inaridimento spirituale diffuso e un indebolimento della tenuta complessiva della compagine sociale. Per Filippo Curatola, direttore dellAvvenire di Calabria (Reggio Calabria-Bova e Locri-Gerace),il rammarico più grande è che, forse mai come questa volta, siano rimasti fuori dai dibattiti elettorali, accesi in tutto il Paese su una miriade di tribune, i temi concreti che riguardano le amministrazioni locali, i problemi che toccano ogni giorno la vita dei cittadini. Secondo Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), è doveroso esortare tutti i candidati ed eletti, i cristiani in particolare, ad impegnarsi nella difesa dei deboli e della famiglia, a promuovere intrapresa e sviluppo ma mai contro luomo né contro lambiente (che va colto invece come risorsa), ad agire nella sana dialettica democratica in sinergia leale. Se un motivo di speranza cè, è stata la presenza di un numero rilevante di giovani che hanno messo a disposizione il loro tempo per unesperienza politica nei Comuni della provincia, afferma Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia).