La situazione delleditoria cooperativa e dei territori appare piuttosto critica, come è emerso durante lincontro odierno al Senato. Nel corso del 2014 hanno chiuso 32 testate e decine di altre sono state costrette a ridurre orari e numero degli addetti e collaboratori. Il sindacalista Giovanni Rossi (Fnsi) ha parlato di 600 posti persi e se avverrà il taglio annunciato, altre centinaia di persone perderanno il lavoro, ha sottolineato, senza contare lindotto. Il problema è che dal governo al momento non vengono certezze su quanti siano i fondi disponibili per il 2013, ha detto Vincenzo Vita, col risultato che in breve tempo decine di altre testate, se qualcosa non cambia, saranno costrette a chiudere. La Fnsi ha annunciato che proporrà al governo il prelievo dell1% sui proventi pubblicitari della tv, lutilizzo dei fondi derivanti dalle Fondazioni bancarie che hanno come scopo la tutela della cultura, la tassazione su Google e analoghe. Inoltre – ha spiegato Rossi – chiederemo alle Regioni di prevedere appositi sostegni per linformazione locale, lunica che può valorizzare i territori e le culture del posto perché le grandi testate nazionali non potranno mai farlo in maniera adeguata. Anche gli edicolanti hanno manifestato perplessità e timore sulla liberalizzazione dei punti vendita giornali (bar, negozi, supermercati) che potrebbe favorire solo le testate maggiori, mentre le piccole non avrebbero la forza di diffondere così capillarmente.