DOVE SONO I VALORI?

“L’essenziale sono i valori che vivete”, scriveva Dante Alighieri. E da questo parte Renato Zilio, direttore della Voce degli Italiani (Inghilterra), parlando degli emigrati italiani che frequentano la Missione cattolica. “A volte con loro il discorso cade anche sulla nostra Italia e i suoi ultimi sviluppi; le parole allora si fanno un po’ preoccupate. Sentono che non vi trovano più quei valori e quello spirito di servizio che forse un tempo avvertivano”. “I nostri grandi valori di unità, di condivisione, di solidarietà o semplicemente di fiducia e di coraggio nell’avvenire”, lamenta, “sembrano essersi sciolti come neve al sole” e “sembra venuta meno la compassione”. “Scendere in politica da noi sembra quasi scendere in guerra. O dichiarare guerra agli uomini che il Dio di Abramo conduce ancora oggi per mano, i migranti”. Mentre, aggiunge Zilio, dovremmo aiutare il migrante “a vivere in un mondo sconosciuto, complesso, duro a volte per lui quale è il nostro. E dovremmo semmai scendere in guerra con realtà patologiche vere, croniche, visibili e invisibili che corrodono l’anima stessa della nostra bella Italia e che perfino all’estero vi sanno enumerare con sorprendente lucidità. Con la logica perversa dell’esclusione, purtroppo, non si salva il mondo, né lo si cambia, ma lo si stravolge rendendolo invivibile”. Webgiornale.de (Germania) riporta i dati del Rapporto 2011 della Fondazione Migrantes “Italiani nel mondo”: “Gli italiani che hanno conservato la cittadinanza e che oggi risiedono all’estero sono 4.115.235 di cui il 47,8% donne (1.967.563)”.
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