DON DINO PUGLISI

Alla vigilia della beatificazione di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993, i settimanali dedicano ampi spazi all’evento che si svolgerà a Palermo sabato mattina. Non mancano i ricordi personali. “Il 15 settembre 1993 – confida Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina) – seppi della sua uccisione a Milano, mentre ero impegnato in uno stage in un’emittente televisiva lombarda. Piansi, provai tanto dolore e rabbia per un gesto così odioso nei confronti di un uomo buono, ma ebbi l’intima certezza che don Pino non aveva fatto nulla di male. Nel tempo sono emerse tutte le cose belle che don Pino ha fatto e la sua bella testimonianza di prete normale. Per questo, ringrazio la Chiesa che, ponendolo sugli altari, ci incoraggia a vivere quotidianamente il nostro impegno di sacerdoti al servizio della fede degli uomini e delle donne di Sicilia”. Per Edoardo Tincani, direttore della Libertà (Reggio Emilia-Guastalla), “il suo sorriso disarmato rappresenta un bastione evangelico, oggi ancora più efficace, contro i deliri di onnipotenza di ‘cosa nostra’ e delle altre mafie; la sua mitezza è un forte antidoto all’arroganza di chi crede di poter intimidire lo Stato, la Chiesa e ogni altra organizzazione ‘concorrente’”.

 
 
 
Condividi