DIALOGO CON LAICI E NON CREDENTI

I giornali Fisc riflettono anche sulla sfida di comunicare oggi il Vangelo. “Quando consideriamo in quale modo collocarci, come comunità cristiana, di fronte alla sfida di annunciare il Vangelo nel nostro tempo, risulta indispensabile aver in mente un itinerario che tutti siamo chiamati a percorrere, ma anche a rendere un tale cammino possibile a tutti coloro che sono cristiani, come pure a quanti si avvicinano alla Chiesa”. Lo sottolinea il vescovo di Pavia, monsignor Giovanni Giudici, sulle pagine del Ticino (settimanale diocesano). “La verità sull’uomo e il bene comune delle società: sono questi i punti di riferimento a cui anche il cristiano può e deve rifarsi quando intesse un dialogo con l’uomo secolarizzato del nostro tempo”. È il suggerimento di Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia). Il confronto “diventa anche una sfida culturale, che impegna senza dubbio il cristiano nei suoi rapporti con gli altri uomini, ma in qualche modo anche la Chiesa nel suo complesso. Uno sforzo in più a cui è necessario sobbarcarsi se vogliamo che l’uomo di oggi riesca ad ascoltarci”. La Vita Trentina (Trento), partendo dalla lettera del Papa a Eugenio Scalfari, sottolinea: “Al non credente Scalfari – a tutti i non credenti – il Papa offre le sue riflessioni che toccano questioni come l’originalità della fede cristiana, l’incarnazione, la coscienza, l’atteggiamento della Chiesa verso chi non crede, la verità” perché il dialogo è “possibile, anzi, doveroso per il credente”. “Dallo scritto di entrambi (Papa e Scalfari, ndr) resta evidente – si legge sulla Guida (Cuneo) – il desiderio di dialogare sulla realtà della fede e di parlare della predicazione e figura di Gesù Cristo”. Con Papa Francesco, ribadisce l’Eco del Chisone (Pinerolo), “si è aperta una nuova primavera della Chiesa”. Marco Caramagna, direttore della Vita Alessandrina (Alessandria), ricorda, invece, le parole del Papa durante la visita al Centro Astalli: “La solidarietà non è una parolaccia”. È dedicato, invece, al secondo Rapporto mondiale sulla felicità l’editoriale di Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste): “L’uomo – commenta – è assetato di Senso, come spiegava Victor Frankl ed è felice solo quando trova un senso che non ha prodotto lui. Quando lo trova è felice, in qualsiasi situazione viva, anche nei lager, come era capitato a lui”.

 
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