DAT E CELLULE EMBRIONALI

A proposito della legge sul fine vita approvata alla Camera, Emmaus (Macerata) commenta: “Questa legge è contro l’eutanasia e contro l’accanimento terapeutico, in quanto prevede la sospensione di trattamenti di carattere sproporzionato o sperimentale e perciò smaschera coloro che avrebbero voluto imporre un presunto diritto a morire pagato dal SSN, in nome di un malinteso senso di libertà, in antitesi con lo spirito di solidarietà verso chi ha bisogno”. Raffaele Mazzoli, direttore del Nuovo Amico (Pesaro-Fano-Urbino), scrive: “Sempre vivo il dibattito sui temi più sensibili dell’etica. Non si spengono le polemiche sulle Dat e la legge sul fine vita. Ora qualcosa di importante accade anche a livello europeo. Sulle cellule embrionali è in arrivo il pronunciamento della Corte di giustizia. In un contesto culturale abortista, difficile immaginare a quale destino saranno condotte le cosiddette cellule embrionali. Tuttavia i presupposti sembrano più che mai plausibili. Secondo le conclusioni espresse dall’avvocato generale Yves Bot, le cellule, che hanno l’intrinseca capacità di evolversi in un essere umano, devono essere qualificate dal punto di vista giuridico come embrioni umani. Ed è la prima volta che la Corte è chiamata a pronunciarsi sulla loro utilizzazione a fini industriali e commerciali”.
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