“DARE ASCOLTO PRIMA DI TUTTO ALLA VOCE DI DIO”

“Il 13 settembre la parola ‘presente’ scolpita ossessivamente sulle scalinate di Redipuglia verrà tradotta simultaneamente nelle innumerevoli (troppe) lingue parlate dai popoli che oggi sono vittime di conflitti armati, di persecuzioni, di dittature, di epocali ingiustizie”. Lo scrivono i direttori dei settimanali diocesani del Nord Est nell’editoriale dello speciale preparato in comune tra le testate per la visita di Papa Francesco a Redipuglia (clicca qui). “Non sappiamo – scrivono – cosa dirà Papa Francesco al proposito, pensando alle ‘inutili stragi’ di ieri e di oggi. Conosciamo però il gesto simbolico che proporrà, regalando ai cappellani militari di tutto il mondo delle lampade accese alla fiamma del sepolcro ove riposa San Francesco di Assisi. Il lume è simbolo cristiano della luce della fede che squarcia le tenebre della morte e del peccato, ma al contempo anche il simbolo laico della ragione che abbatte l’oscurità dell’ideologia e della superstizione. Con questo gesto è come se il Santo Padre andasse al cuore di tutti i conflitti”. Così, “se a Redipuglia Mussolini voleva scolpire nella pietra il primato dell’istanza collettiva della nazione sull’identità e la coscienza individuale, oggi Papa Francesco invita i popoli della Terra a dare ascolto prima di tutto alla voce di Dio insita nel cuore di tutti gli uomini che ispira sentimenti di fratellanza universale e svuota dal di dentro i conflitti”.

 
Fonte Sir: www.agensir.it
 
(Giovedì 11 settembre 2014) 
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