DALL’ITALIA ALL’EUROPA…

La tornata elettorale non ha riguardato solo l’Italia ma anche Francia, Grecia e Serbia. Per la Cittadella (Mantova), “non è semplice e immediato decifrare in modo univoco i risultati dell’importante fine settimana elettorale che ha caratterizzato una parte significativa di Europa. Il vecchio continente appare sospeso tra prospettive opposte e contraddittorie. Da un lato gli aspetti virtuosi: le regole e le alternanze della vita democratica… Parallelamente si moltiplicano anche gli episodi di segno preoccupante: crescono le espressioni politiche intolleranti ed estreme in varie regioni, cresce in Europa più che altrove l’insoddisfazione e lo scetticismo verso l’Europa stessa con pericolose derive di un segno o dell’altro, come insegnano le elezioni greche”. Serve “una scossa per l’Europa”, titola il Ticino (Pavia), che pubblica una nota di Arturo Colombo, docente emerito all’Università di Pavia. “Il vero, l’unico obiettivo da raggiungere – scrive Colombo – è la costruzione di un’Europa politica, che implica di riconoscere – come diceva già Luigi Einaudi – che gli Stati nazionali sono ormai ‘polvere senza sostanza’, e quindi s’impone una coerente battaglia per una vera Europa federale, dotata di una carta costituzionale europea, di un governo europeo e di un parlamento europeo, in grado di dare leggi e regole vincolanti per tutti”.

 
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