DALL’INTERNAZIONALE E NAZIONALE AL LOCALE….

Il direttore dell’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri), Gino Mecca, parla della “scomparsa di tre illustri personaggi della politica teramana, avvenuta in un brevissimo lasso di tempo l’uno dall’altro”: Antonio Tancredi, Alberto Aiardi e Carlo Stuard. “‘Passa la scena di questo mondo’, direbbe san Paolo per ricordarci l’importanza di una vita spesa bene – dice Mecca –, che il tempo è breve e che alla fine resta solo l’amore con cui ciascuno ha riempito il suo tempo”. Di politica e sviluppo locale si occupa Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), il quale segnala l’assenza “nel piano di grandi opere, presentato dal ministro Passera lo scorso 18 maggio, di investimenti per la rete ferroviaria veneta. Eppure attorno a questo progetto il Veneto gioca una fetta considerevole della sua capacità di offrire un servizio che è indispensabile alla vita – e alla fisionomia stessa – di una Regione policentrica. Potrebbe essere la nostra ‘grande opera’, capace di mettere in moto persone e investimenti”. Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino), si complimenta con “il manager dell’Asl Avellino, l’ing. Sergio Florio, che è riuscito a risanare un bilancio ereditato con un finto attivo e oggi con un utile virtuale di ben 20 milioni di euro”: questa, “per noi, specie di questi tempi, è una notizia molto importante”.

 
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