DAL NAZIONALE AL LOCALE….

Il Corriere Eusebiano (Vercelli) informa che “martedì la Regione decide sulle Province” e che “i vercellesi sono pronti a mobilitarsi per sfilare davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio”. Anche Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), interviene nel dibattito sulla riforma delle Province: a fine mese, infatti, scade il termine ultimo dato dal Governo a ogni Regione per presentare proposte per il riordino. “La regione Friuli Venezia Giulia – fa sapere Pensa – ha presentato ricorso alla Corte costituzionale. Ancora una volta la specialità verrà utilizzata come giustificazione per non fare nulla, mentre poteva essere un’ottima occasione per dimostrare (…) che la specialità è uno strumento che ci mette in grado di fare meglio di tutti gli altri”. Cammino (Siracusa) guarda, invece, alle elezioni regionali in Sicilia (28 ottobre): “Per il rinnovo dell’Assemblea regionale, i vescovi dell’Isola – con il documento ‘Amate la giustizia voi che governate’ – hanno saggiamente invitato i siciliani ad andare a votare e a operare scelte responsabili tra candidati e programmi. I siciliani, in disagio crescente, constatano che queste scelte di partecipazione non sono facili, in un contesto di diffuso e grave degrado”. Anche Condividere (Mazara del Vallo), in una nota del vescovo, mons. Domenico Mogavero, parla del documento dei vescovi siciliani, in cui c’è “l’appello alla responsabilità di ciascuno ‘affinché la partecipazione al voto sia ampia, piena, consapevole, libera da occulti e fuorvianti condizionamenti, soprattutto di natura criminale, e affrancata da logiche clientelari o di mera tutela di rendite parassitarie o privilegi prevaricanti’. È la necessaria premessa per un vero cambiamento delle istituzioni regionali”. Insieme (Ragusa) rileva che “forse, da cattolici, abbiamo una responsabilità in più. La ricerca e la costruzione del bene comune ci chiedono impegno e coerenza. (…) Anche a cominciare dall’espressione di un voto libero, sincero, senza compromessi, che guardi solo al futuro della Sicilia”.

 
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