CRONACA LOCALE E NAZIONALE

Sui settimanali spazio anche a fatti di cronaca. Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina) pubblica un commento di don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter, sul pronunciamento della Cassazione che ha confermato l’assoluzione delle quattro persone, ritenute responsabili dell’omicidio del piccolo Francesco Ferreri, avvenuto il 16 dicembre 2005 alla periferia di Barrafranca (En). Il corpo del tredicenne fu trovato due giorni dopo in una strada che conduce alla diga Olivo. Sul corpo i segni di 17 colpi inferti alla testa con una chiave inglese. “Non dirò ‘rispettiamo le sentenze’ – afferma don Di Noto –, non esprimerò velate preoccupazioni nel sapere che chi ha ucciso Francesco è libero: e in silenziosa e omertosa apparenza non sembra rodersi la coscienza sporca e fallita. Uomini senza umanità, perché un vero e autentico uomo è tale se riesce ad assumersi le proprie responsabilità, accetta e dichiara gli errori e chiede giustizia e misericordia per sé e per la vittima. Chi non è così non è un uomo!”. Della morte del giornalista e politico italiano Lucio Magri, in una clinica svizzera tramite suicidio assistito, scrive Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona). “Esaltare la libertà di morte – rileva Rini – può diventare anche un tragico deterrente alla maturazione dei giovani: il cattivo esempio di Magri potrebbe contagiare intere generazioni di persone in difficoltà”.
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