Cronaca locale e attualità ecclesiale

Non mancano negli editoriali la cronaca locale e l’attualità ecclesiale. Preoccupano Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), i continui attacchi in Europa alla libertà religiosa: “Esiste una forma sottile di persecuzione culturale. Le posizioni cristiane su diversi argomenti vengono sempre bollate di essere conservatrici, frutto di tabù, contrarie al progresso, lontane dalla modernità. Lo spregio, le vignette sarcastiche, persino l’insulto verso il cristianesimo, sono abbastanza facili e talvolta rivendicati come diritto di libera espressione”. Il vescovo di Pavia, monsignor Giovanni Giudici, sulle pagine del Ticino (Pavia) scrive: “La memoria del vescovo Pertusati sia occasione per noi credenti, e per tutta la città, di ricordare che una società rispetta e ama i suoi anziani, e una comunità cristiana è fedele al Signore che l’ha voluta, quando sa riconoscere il tesoro di grazia, misterioso e da ricomprendere sempre di nuovo, presente nell’anzianità”. La Voce della Vallesina (Jesi) informa che “sabato 15 giugno tornerà il pellegrinaggio a piedi da Jesi a Loreto. Questa edizione è dedicata all’Anno della Fede indetto da Papa Benedetto ed è promossa dalla diocesi di Jesi”. Il Nuovo Diario Messaggero (Imola) ospita una riflessione della presidente dell’Azione Cattolica diocesana, Anna Dal Pozzo, sul prossimo beato Odoardo Focherini: “La lezione che possiamo trarre dal martirio di Focherini è che nella vita quotidiana, senza proclami ma nella coerenza vissuta, è data a ciascuno la possibilità di essere santi”. Anche Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), ricorda il prossimo beato: “Focherini non si chiese se ne valeva la pena, offrì se stesso e basta. Dio era la forza interiore che lo muoveva. Ora la Chiesa sabato 15 giugno lo proclama beato”. Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), parlando della solennità del Sacro Cuore di Gesù, evidenzia che “nel cuore trafitto di Gesù c’è un po’ la sintesi non solo della storia della salvezza, ma addirittura della stessa natura di Dio”.

 
Di cronaca locale si occupa, invece, Giorgio Bardaglio, direttore del Cittadino (Monza e Brianza): “A Monza è sparito un giornale: l’Esagono”, denuncia, ma nessuno ha protestato benché “una voce che viene a mancare impoverisce la comunità e dovrebbe essere una campana d’allarme, oltre che una stilettata nei fianchi, per il politico lungimirante,per l’imprenditore avveduto, per l’impiegato, lo studente”. Anche Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), tratta un tema che riguarda il territorio locale: “Muove i primi passi la grande riforma dell’assetto istituzionale del Friuli-Venezia Giulia (Regione, Provincia, Comuni) annunciata nel programma della presidente Debora Serracchiani”. Ma, avverte Pensa, “il rischio è di vedere in futuro confrontarsi una Trieste compatta e coesa con un Friuli spezzettato magari in una decina di aggregazioni territoriali deboli e divise. La storia insegna che più il Friuli si divide, più si trova debole ed emarginato dai circoli virtuosi dello sviluppo”. Problemi locali anche quelli affrontati da Ezio Bernardi, direttore della Guida (Cuneo), in merito a due questioni (la volontà di chiudere la ferrovia internazionale Cuneo-Ventimiglia-Nizza e il tentativo della Regione d’impossessarsi dei beni appartenenti alla sanità cuneese per trasferirli a fondi immobiliari): “Preoccupa una certa lontananza, se non latitanza, della nostra classe dirigente nelle controversie sulla spogliazione di beni e servizi di primaria importanza che incombe minacciosa su Cuneo e sul Cuneese”. Corriere Eusebiano (Vercelli) ricorda che “oltre mille ciclisti hanno preso par…

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