Diversi gli spunti dalla cronaca. “I credenti cristiani – e non solo loro – hanno un concetto e una idea di famiglia che nessuno può obbligare a ritrattare o a rivedere. Siamo ancora sul problema della libertà, in quanto una forte opinione – sorretta da tutti i mezzi della comunicazione più efficaci e potenti – non vuole assolutamente che tu la pensi come ti sembra giusto sulla famiglia e cerca di indurti ad assumere una concezione diversa, una visione delle cose che non ci appartiene”, fa notare Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo). La famiglia è sempre più bistrattata, ma in ambito locale Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), registra “l’approvazione avvenuta otto giorni orsono, in Consiglio comunale, del ‘Quoziente Cesena con fattore famiglia’. Una bella novità con la quale ora ci si dovrà confrontare. In favore delle famiglie numerose ogni componente ‘sarà pesato’ in maniera crescente. Un modo concreto di dare attuazione al dettato costituzionale dell’articolo 31. Registriamo anche, soprattutto perché non scontato, l’ampia maggioranza a sostegno della proposta giunta dai banchi dell’opposizione guidata da Stefano Spinelli e Gilberto Zoffoli. Un importante incoraggiamento per la famiglia: da adesso viene riconosciuta per ciò che è e vale. Un forte segnale in controtendenza che può aprire una stagione nuova”. Ricordando che “nei giorni scorsi il Pd bolognese ha rivolto un perentorio appello al prefetto di Bologna Ennio Mario Sodano perché vieti una veglia di preghiera pubblica di nove ore per i bambini vittime di aborto, promossa per il 13 giugno prossimo dal comitato No194 davanti all’Ospedale Maggiore”, Andrea Ferri, direttore del Nuovo Diario Messaggero (Imola), osserva: “Opposizioni così virulente a manifestazioni pacifiche sono incomprensibili, illogiche e infondate da parte di chi ostenta la libertà di espressione come caposaldo del suo pensiero”. Chiara Domenici, direttore della Settimana (Livorno), sulla questione dell’ospedale, osserva: “Indubbiamente occorrerà ridisegnare un ospedale a misura delle nuove esigenze, certo cambiate rispetto a quando fu costruito quello di viale Alfieri. Ma i cittadini come lo vogliono quest’ospedale? Per questo il gruppo del tavolo dell’oggettività darà vita a una serie di commissioni per studiare queste possibilità, portando poi i risultati all’attenzione non solo del Comune e della Regione, ma anche dei livornesi perché possano conoscere ciò che già la struttura offre e cosa potrebbe offrire”. La Vita Casalese (Casale Monferrato) parla di una “raccolta fondi” che la Lilt ha organizzato per giovedì 25 giugno al Municipale con il concerto “L’estro armonico
della prevenzione” con l’orchestra dei Ragazzi della “Classica di Alessandria” diretta dal maestro Giovanni Celestino. Maria Cecilia Scaffardi, direttore di Vita Nuova (Parma), scrive che è “ormai improrogabile capire (e anche avere il coraggio di dircelo) cosa – chi – vogliamo “salvare” della nostra città. Senza nasconderci dietro l’alibi delle risorse che non ci sono o sono venute meno”. La Valsusa (Susa) ricorda che il 10 giugno in sala consiliare i responsabili di Terna hanno incontrato il pubblico per parlare di cavidotto. Dalle vicende italiane all’Europa, con Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio): “Austerità, ecco un termine che sta passando di moda o, almeno, si vorrebbe poter archiviare. Non solo l’Italia ne richiede la rivisitazione, anche altri Paesi europei, pur se con minore determinazione. Soltanto la Germania, con qualche flessibilità finalmente aperta a una riduzione di rigore, sembra non esser del tutto d’accordo, preferendo che la modalità continui a sussistere quale mezzo utile per un’Europa troppo ondi…