CRONACA

Diversi gli spunti dalla cronaca. “L’economia bresciana è sicuramente tra le più colpite dalla crisi”, evidenzia la Voce del Popolo (Brescia), che registra anche “qualche segnale di novità: c’è più dinamismo della domanda interna oltre a una discreta vivacità di quella proveniente dall’Europa”. Pier Giovanni Trossero, direttore dell’Eco del Chisone (Pinerolo), partendo da uno scritto di una lettrice, sottolinea che “la protesta, pur su questioni vitali, spesso avviene senza avere una controparte con cui confrontarsi. E a molti sembra una battaglia contro i mulini a vento perché non hai qualcuno con cui interloquire, che si assuma la responsabilità delle decisioni adottate”. “Una rivoluzione silenziosa sta cambiando la nostra vita di cittadini e di contribuenti. Solo pochi se ne sono già accorti, ma tra settembre e ottobre, con sollievo di alcuni e rassegnazione o rabbia di altri, a seconda dei casi, tutti quanti – almeno chi possiede una casa – capiremo che qualche cosa di importante è accaduto”, sostiene Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine). La Voce Alessandrina (Alessandria) ricorda il “protocollo fra Ospedale e Università di Maastricht” per la “terapia intensiva neonatale”. Corriere Eusebiano (Vercelli), affronta, invece, la protesta dei risicoltori con la “mobilitazione tra Vercelli, Torino e Roma”. Il Cittadino (Monza e Brianza) parla del “messaggio del sindaco” Roberto Scanagatti al premier Renzi. Ricordando l’esplosione al molino Cordero di Fossano, Walter Lamberti, direttore della Fedeltà (Fossano), precisa: “Non basta un monumento, non basta una lapide, serve un impegno concreto. Anche in questo frangente, in cui parlare di sicurezza sul lavoro sembra un tragico gioco di parole per un lavoro che mai come oggi non è sicuro, nel senso che è precario, incerto, per alcuni un miraggio. Serve un cambio culturale”. L’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche) parla dei “tamburini in festa”. La Guida (Cuneo) ritorna sui Mondiali di calcio in Brasile con la testimonianza di Damiano Raspo, missionario “fidei donum” nella Prelazia de São Félix do Araguaia (MT): “‘Bola no meio e embora’, palla al centro e pedalare… In Brasile piccoli e grandi giocatori quotidiani sono pronti a riprendere il gioco, sconfitti e traditi da qualcuno ma non perduti. Domani è un altro giorno”.

 
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