CRISI, FAMIGLIA E SCUOLA

Le testate diocesane continuano a riflettere sulla crisi “ormai persistente”. Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), commenta le recenti parole pronunciate a Genova dal card. Bagnasco, in occasione della festa della Madonna della Guardia. “Bene, anzi, benissimo – osserva Zanotti – ha fatto il cardinale a intervenire per l’ennesima volta per richiamare al ruolo della famiglia e per favorire una politica in favore della natalità. L’Italia, ormai da tempo, latita moltissimo su questo fronte e adeguati interventi in favore dei figli si attendono da sempre. Quasi nessuno avverte la necessità di portare avanti con forza progetti che possano sostenere le coppie di sposi nel crescere ed educare le nuove generazioni. Le politiche familiari, come quelle demografiche, sono di lungo respiro e in Italia non si è abituati a guardare troppo lontano”. Riflettendo su crisi e politica, Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), evidenzia che “la politica deve certamente interessarsi dell’economia per regolarla, contro la sregolatezza dell’animo umano che tende a prevaricare su tutto e su tutti. Ma occorre che i politici sappiano e vogliano farlo. Diversamente, anche la politica – come ci pare di constatare – si contorce su se stessa cedendo a lusinghe e avallando soprusi. Nel mondo – si sa – c’è ‘tutto per tutti’:basterebbe amministrare bene ogni cosa, dal piccolo al grande, dai politici alla casalinga – senza ricorrere all’assistenzialismo, ma con l’impegno massimo di tutti, per sé e reciprocamente per gli altri”. In questo momento, dice Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), “è inevitabile pensare con dolore e preoccupazione ai posti di lavoro persi, alle conseguenze dei tagli sulla realtà della scuola, a quello che sta accadendo nella sanità abruzzese – con la chiusura in questi giorni di diversi ospedali piccoli (Casoli e altri) e al rimescolamento dei posti-letto e dei servizi sanitari –, con le inevitabili ripercussioni sulla vita quotidiana e sulla pelle di tanti malati e di tante famiglie”. Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), rivolge la propria attenzione alle scuole materne parrocchiali, sottolineando “la miopia generalizzata che una realtà così preziosa davvero non merita per il servizio educativo che svolge con passione e competenza. C’è un aspetto pratico, perché senza il patrimonio rappresentato da queste scuole due terzi dei nostri bambini non saprebbero dove andare; e c’è un risvolto più generale, perché dietro ogni scuola esiste una comunità che attorno al suo progetto educativo trova vera coesione e mostra concretamente cosa significhi prendersi a cuore il bene comune”.
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