La crisi e i suoi effetti continuano a tenere banco sulle testate diocesane. Alcuni editoriali tornano sulla piaga del gioco dazzardo, che sembra ancora più forte nel tempo di una crisi che spinge a tentare il colpo eccezionale o anche solo il colpetto più misurato che può sollevare da tanti crucci nel bilancio familiare, scrive Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), riflettendo che è un po la ripetizione – in chiave minimale, se si vuole – dellazzardo che ha inquinato lalta finanza, nella convinzione che i soldi generino automaticamente altri soldi, mentre è solo il lavoro serio a produrre reddito e legittimo profitto. LItalia – rileva Emmaus (Macerata) – è il primo Paese al mondo per il Gratta e vinci, abbiamo un numero pro capite di macchine da gioco triplo rispetto agli Stati Uniti, il 23% del mercato mondiale del gioco telematico è il nostro. Le mille nuove licenze per lapertura di sale in stile saloon del vecchio West sono una cosa sciagurata, ma cè da fronteggiare oltretutto una piaga terribile e scivolosa, il gioco on line. Oggi la perdita del senso comunitario e del bene comune e della direzione verso cui andare, anche a livello sociologico, non è forse allorigine della crisi etica che stiamo vivendo a tutti i livelli, causata proprio dallindividualismo dominante?, si chiede Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina). E la risposta la individua nella riscoperta dei valori forti che sono iscritti nella nostra interiorità: Dio, la famiglia, gli affetti. Per riscoprirli è perciò opportuno tornare a guardarci dentro, a fare silenzio per tornare a ragionare. Per tornare a guardare alla vita con coscienza, a vederci chiaro per immaginare e progettare un futuro in maniera diversa da come lo abbiamo fatto sino ad adesso. Il Portico (Cagliari) riflette sullinsegnamento, osservando che ormai, ogni informazione che passa dal docente al discente è come se dovesse esser veicolata da immagini, peraltro con grave conseguenza per la fantasia e lapplicazione dei ragazzi. Costoro, di fronte alle consegne di un esercizio, reagiscono come di fronte a una finestra a tendina di Windows, come di fronte a un banner che si apre nella pagina selezionata, e attendono che linformazione giunga loro già preconfezionata, come una merendina. Sullobiezione di coscienza nel settore dellaborto, invece, si concentra Vincenzo Finocchio, direttore dellAppennino Camerte (Camerino-San Severino Marche).