CONTRIBUTI EDITORIA:
LETTERA AL SOTTOSEGRETARIO PAOLO PELUFFO

Una lettera per ribadire il giudizio della Fisc sul Decreto sull’editoria approvato dal Consiglio dei ministri l’11 maggio scorso e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nr. 117 del 21 maggio. E’ stata consegnata il 25 maggio dalla stessa Fisc a Paolo Peluffo, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, con delega all’informazione e alla comunicazione. “Già in alcune sedi – si legge nella lettera, firmata dal presidente, Francesco Zanotti – abbiamo manifestato le nostre impressioni positive su diversi aspetti previsti dalla nuova normativa”. Tuttavia, “non possiamo non esprimere riserve circa l’inserimento della frase: ‘Le risorse complessivamente destinabili a tali contributi sono pari al 5 per cento dell’importo stanziato, per i contributi diretti alla stampa, sul pertinente capitolo del bilancio del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In caso di insufficienza delle risorse stanziate, si procede alla liquidazione del contributo mediante riparto proporzionale tra gli aventi diritto’, contenuta nella seconda parte del comma 4 dell’articolo 2”.
Con il comma 4 dell’articolo 2, spiega Zanotti nella lettera, “gli editori previsti dal comma 3 dell’articolo 3 della legge 250/1990 non potranno beneficiare dell’applicazione del maggior rigore previsto dallo stesso decreto dell’11 maggio scorso su un eventuale e molto probabile riparto delle risorse disponibili tra gli aventi diritto. Inoltre viene stabilito il 5 per cento di un importo non noto, ma che di certo sarà in diminuzione rispetto alle somme destinate negli anni scorsi al Fondo per l’editoria, come stabilito dal comma 1 dell’articolo 1 che a tal proposito recita: ‘le disposizioni del presente decreto sono volte a razionalizzare l’utilizzo delle risorse’”. Per questo la Fisc chiede che “venga tolto il limite del 5 per cento stabilito dal comma 4 dell’articolo 2 del decreto dell’11 maggio scorso e che permanga unicamente il limite dei contributi, in capo ad ogni editore, erogati nell’anno 2010, come previsto dal comma 2 dell’articolo 2 del decreto in oggetto: ‘il contributo… non può comunque superare quello riferito all’anno 2010’”.
A cura del Sir (www.agensir.it)
 
(sabato 26 maggio 2012)
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