COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE

Al centro degli editoriali anche alcune riflessioni sulla comunicazione e sull’impegno dei giornali Fisc. “Comunicare le buone notizie – scrive Beatrice Testadiferro, direttrice di Voce della Vallesina (Jesi) – è il compito del settimanale diocesano. Con questo spirito riprendiamo il lavoro e il servizio in questo nuovo anno augurandoci di riuscire sempre a trovare e condividere le buone notizie, anche quando il quotidiano è oppresso da fatiche e sofferenze. Perché a ogni notte segue sempre l’aurora”. Pierlugi Sini, direttore di Voce del Lugudoro (Ozieri), ringrazia “tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del progetto per mandare avanti il nostro settimanale diocesano”, che “è uno strumento di comunicazione indispensabile per formare e informare la porzione di popolo che è in Ozieri”. Marco Piras, direttore dell’Arborense (Oristano), dà notizia dell’incarico affidatogli dai “vescovi della Sardegna di coordinare l’attività delle comunicazioni sociali dell’isola”, con l’obiettivo non solo di “occupare spazi” ma di “testimoniare il Vangelo attraverso i tanti mezzi presenti nelle nostre diocesi”. Adolfo Putignano, direttore dell’Ora del Salento (Lecce), indica nel “dialogo” e nella “formazione permanente” due motivi d’impegno “per rilanciare il Salento con i media”. Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), ricorda don Celso Battaglini, già direttore del giornale diocesano, morto nei giorni scorsi. “Arrivederci direttore”, il titolo del fondo con cui Cesaroni “saluta” don Celso. Argomento “leggero”, anche se non troppo, per Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), il quale si rivolge idealmente al “cellulare”: “Caro telefonino, non fare l’onnivalente, impara a convivere con l’uomo e a rispettare con lui i momenti essenziali del silenzio!”.

 
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