COMUNICATO FINALE DEL CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE – CEI

L’identità propria e unica dell’istituto matrimoniale, la richiesta di politiche familiari consistenti ed efficaci, la condivisione per l’umiliazione dei giovani esclusi dal lavoro e degli adulti che l’hanno perso, le condizioni di povertà e di solitudine provate da tante persone, la persecuzione dei cristiani e di altre minoranze, il dramma dei migranti e la riduzione dell’impegno condiviso dell’accoglienza: attorno ai temi della prolusione del Card. Angelo Bagnasco – Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI – si è sviluppato il lavoro del Consiglio Episcopale Permanente, riunito a Roma dal 25 al 27 gennaio 2016.
Nelle parole dei Vescovi è stato riaffermato l’impegno a continuare una pastorale di prossimità a chi è nella fatica, oltre all’incoraggiamento perché non venga meno la fiducia. Nel solco dell’eredità spirituale del Convegno ecclesiale di Firenze – e, in particolare, del discorso del Santo Padre e dell’esperienza sinodale – il confronto ha aiutato a mettere a fuoco alcune priorità in vista di un’agenda condivisa: famiglia, scuola e poveri, terreno di quella missionarietà che trova nell’educazione la propria finalità.
La volontà di valorizzare gli orientamenti contenuti nell’Evangelii gaudium è emersa anche a fronte del processo in corso di secolarizzazione, per arrivare all’individuazione e all’assunzione di nuove forme di presenza testimoniale e di azione pastorale. In questa chiave, il Consiglio Permanente ha affrontato le proposte per un rilancio del Progetto culturale.
Una comunicazione specifica è stata offerta in merito alla riforma del processo matrimoniale canonico, rispetto alla quale i Vescovi hanno espresso la piena condivisione per le ragioni che hanno ispirato il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus di Papa Francesco.
 
Il Consiglio Permanente ha approvato i nuovi parametri per l’edilizia di culto per il triennio 2016-2018 e ha esaminato gli Statuti di associazioni di fedeli.
 
Infine, ha provveduto anche ad alcune nomine, fra le quali quella di membri di Commissioni Episcopali e del Presidente e dei membri del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani.
 
Famiglia, misura di civiltà
Le difficoltà e le prove della famiglia – e insieme la sua bellezza, centralità e unicità – sono state ampiamente sottolineate dai Vescovi, a ripresa e approfondimento dei contenuti offerti nella prolusione del Card. Bagnasco. Negli interventi si è espressa la consapevolezza della missione ecclesiale di dover annunciare il vangelo del matrimonio e della famiglia, difendendo l’identità della sua figura naturale, i cui tratti sono recepiti nella stessa Carta costituzionale. L’equiparazione in corso tra matrimonio e unioni civili – con l’introduzione di un’alternativa alla famiglia – è stata affrontata all’interno della più ampia preoccupazione per la mutazione culturale che attraversa l’Occidente.
Sul piano delle nuove povertà, il Consiglio Permanente si è fatto interprete di una Chiesa vicina alla gente, della quale non ha esitato a farsi voce: ecco le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, molte delle quali si trovano a non saper soddisfare nemmeno i bisogni primari; ecco la piaga della disoccupazione, per affrontare la quale non bastano i richiami alla solidarietà, ma serve una nuova, forte imprenditorialità e un welfare di comunità; ecco la preoccupazione per l’inverno demografico, la richiesta di maggior sostegno per i diritti dei figli – a partire dal concepimento – e la denuncia per l’assenza di politiche familiari efficaci.
A livello “geografico”, due le sottolineature di fondo: la necessità di superare il divario tra Nord e Sud con un investimento non assistenziale, ma strategico nel Meridione – condizione impres…

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