I lanci dell’agenzia Sir sull’intervento del Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Cei, all’apertura del Convegno per il decennale dell’associazione Scienza & Vita, in programma a Roma il 29 e 30 maggio 2015.
Quando il matrimonio è svilito a convivenza o ad accordo provvisorio tra due persone; quando la genitorialità è svincolata dallamore e dalla fedeltà tra un uomo e una donna; quando la sessualità si riduce a mero strumento di soddisfazione, si compromette la vocazione integrale della persona umana e si fa passare un messaggio che condiziona fortemente le persone e soprattutto le nuove generazioni. Lo ha detto questa mattina il cardinale presidente della Cei, Angelo Bagnasco, nellintervento di apertura del convegno dellassociazione Scienza & Vita, Quale scienza per quale vita?, promosso oggi a Roma in occasione dei dieci anni di attività dellassociazione. In questo quadro, secondo il cardinale, i giovani non vengono educati ai valori e agli ideali più alti, ma a loro surrogati, finendo per accontentarsi di obiettivi bassi. È a questo proposito – prosegue – che ho già avuto modo di parlare di colonizzazione ideologica, a indicare la pervasività delle concezioni contrarie alla vita o alla verità delluomo. È una colonizzazione perché è presente al punto di diventare dominante, assoluta, indiscussa perché invisibile eppure ben radicata. Di qui limportanza di proseguire limpegno di sensibilizzazione culturale e di formazione delle coscienze.
RINGRAZIAMENTO AL CARDINALE RUINI PER IL SOSTEGNO A SCIENZA & VITA
Un ricordo al cardinale Camillo Ruini che ha sostenuto con tanta determinazione la nascita e lattività dellassociazione Scienza & Vita. A rivolgerlo è stato questa mattina il cardinale Angelo Bagnasco presidente della Cei, a conclusione della sua prolusione di apertura del convegno Quale scienza per quale vita?, promosso oggi a Roma dallassociazione, in occasione dei dieci anni di attività. Nella sua riflessione sulla vita come bene umano fondamentale, il card. Bagnasco ha osservato: Ogni giorno affacciano nuove teorie e pratiche contrarie alla vita, sintomi di una malattia spirituale profonda che affligge il nostro tempo, ma non bisogna perdere mai la fiducia, né sentirci deboli o disarmati. Il nostro mandato di cristiani e il vostro di associazione è quello di testimoniare la carità, opponendosi non solo con la teoria ma anche con la condivisione e il sostegno dei più deboli, a quanto deturpa la vita umana e ne oscura la bellezza. È la via da sempre percorsa dai credenti e dalla Chiesa, ma indicata con maggior forza ancora da papa Francesco, che ci esorta, appunto con le parole e la testimonianza, a difendere e sostenere soprattutto i più piccoli. E il più piccolo, ha concluso il cardinale a braccio, è il non nato, il concepito che non ha né voce né volto, totalmente invisibile.
VIVERE SLEGATI DA PROPRIA IDENTITÀ CONDANNA A SOLITUDINE
Vivere slegati dalla propria identità, dalla propria sessualità biologica, significa condannarsi ad una prigionia terribile: la propria solitudine. Ne è convinto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. Parlando oggi al convegno di Scienza & Vita, il porporato ha espresso preoccupazione per la sistematica diffusione, a partire da luoghi che, come la scuola, dovrebbero rappresentare un modello in senso contrario, dellideologia del gender: il sesso di una persona non le sarebbe dato da ciò che essa è costitutivamente, ma sarebbe oggetto di una libera scelta di ognuno. È giusto, si afferma, che ognuno possa decidere con assoluta libertà, secondo lidea di una libertà che per essere tale deve essere assoluta, assolutamente autocentrata, separando così la cultura dalla natura e lo spirito dal corpo. Un vero paradosso con incalcolabili conseguenze psicologiche e relazionali. …