CHIESE LOCALI

Fa riferimento alle parole dell’arcivescovo mons. Bruno Forte alla festa di san Michele arcangelo l’editoriale di Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto): “Lo scenario dei problemi dei ‘politici’, più che della politica, portati per mesi all’attenzione pubblica, ha da tempo superato le soglie della normale comprensibilità ed è diventato un’aggrovigliata informe massa, tanto indecifrabile e inestricabile da suscitare preoccupazione, rifiuto, persino angoscia” e “le parole di padre Bruno sono una riflessione mirata, coerente e appassionata, con l’occhio attento a Dio ed aperto allo sguardo sull’oggi dei fedeli e della comunità”. Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), si occupa della conclusione, nelle prossime settimane della visita pastorale del vescovoAntonio Mattiazzo, che incontrerà anche “la più nuova e originale tra le tante realtà che sono andate costituendo lungo i secoli l’ossatura della Chiesa padovana. Le comunità etniche sono una presenza giovane ma ormai consolidata”. “Quelle che il vescovo incontrerà – prosegue – sono presenze vitali e in costante crescita, anche se forse noi credenti per primi dobbiamo ancora cogliere appieno il valore di questa scelta, il suo implicito invito a spingerci oltre il semplice impegno solidale” per riconoscere negli immigrati “una parte costitutiva e preziosa del tessuto ecclesiale padovano”. È dedicato al “Sinodo” diocesano, “scuola di vita: convertirsi per convertire il nostro essere Chiesa”, l’editoriale del Nuovo Diario Messaggero (Imola). Parla della celebrazione del cinquantesimo anniversario della proclamazione della Madonna delle Grazie a patrona della città e diocesi di Ascoli Piceno l’editoriale della Vita Picena (Ascoli Piceno): “Accogliere ora Maria nella nostra casa esprime la rivelazione del Dio coinvolto nella dinamica d’incarnazione; è il cardine e la garanzia permanente dell’ingresso di Dio nel mondo, la realtà più importante è ‘il sì’ di Maria, che apre al Verbo ‘lo spazio, ove egli può piantare la sua tenda’, poiché ‘Dio non è legato a pietre, ma egli si lega a persone vive’”.
Condividi