Lorientamento dei media cattolici deve essere una grande attenzione alla persona. Così larcivescovo di Ancona-Osimo, il cardinale Edoardo Menichelli, si è espresso nel dibattito con il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio al Meeting nazionale dei giornalisti cattolci di Grottammare, nel corso della tavola rotonda Media cattolici, quale direzione?. A proposito dellinformazione religiosa, il porporato ha affermato che è obbligatorio per noi raccontare. Ma credo ci sia anche lobbligo della prospettiva. A proposito delle parole dellarcivescovo di Hassakè Nisibi, il cardinale ha evidenziato: Mentre il mio confratello Hindo parlava, facevo una analisi di quanto io conosco delle disavventure di quel popolo. Ho pensato che noi badiamo a quanto quegli eventi provocano su di noi ma non ci soffermeremo mai sulla tragedia di quelle popolazioni. Mi ha stupito e suscitato emozione quando ha detto: non dateci nulla, ma amateci. Credo che spesso linformazione sia così veloce che non guardiamo più chi cè dietro. Quindi per me i periodici devono essere capaci di centrare tutto sulla persona. Se faremo solo una lettura del problema non capiremo mai abbastanza. Lorientamento per me è una grande attenzione alla persona.
Viviamo in un tempo nel quale il flusso delle notizie è così continuo, avvolgente, urgente, così suggestivo e scintillante che rischiamo di essere trascinati da questa corrente e di perdere la coscienza dellimportanza delle cosiddette notizie di durata, che meritano di essere approfondite, ha sostenuto il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio.
Fonte Sir: www.agensir.it
(lunedì 20 giugno 2016)
(lunedì 20 giugno 2016)