Il conferimento del Nobel alla fisica a chi ha scoperto il bosone di Higgs (conosciuto erroneamente come particella di Dio) – Francois Englert e Peter W.Higgs – offre lo spunto per alcune considerazioni. Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), riconosce che non è certo facile capire per noi il bosone. Ma non è la particella di Dio, che sostituisce Dio, il creatore. (…) Il primo a non volere questo nome deviante è stato lo scienziato Higgs che, pur non credente, non intendeva offendere chi ha fede, perché convinto che chi fa ricerca può trovare conforto nella fede e che anche lo scienziato può essere di aiuto al credente. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), loda il lavoro di squadra che sta dietro a questa scoperta: Se fino a ieri le scoperte scientifiche erano per lo più frutto dimprese di singoli, oggi una scoperta avviene grazie a un lavoro collettivo. Ed è proprio la forza del lavoro di squadra che, in questo frangente storico, abbiamo bisogno di recuperare. (…) Serve la squadra per superare la grande crisi di fiducia che colpisce lOccidente. È la squadra che ci fa uscire dai nostri ristretti orizzonti e aprire allincontro con laltro.