ATTUALITA’ POLITICA

Sui giornali Fisc spazio anche all’attualità politica internazionale, nazionale e locale, con particolare riferimento alle notizie di corruzione e malaffare. “La perdita di credibilità – sostiene Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio) – è un male che rischia di diventare incurabile se davvero la Politica non si riqualifica, sul piano etico di servizio, e non si rifonda. L’Italia ha bisogno di una Politica che la aiuti nel cammino (generoso) del suo popolo e nella strada del progresso che è di tutti e per tutti”. Per Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), “il deficit di capacità di pensare e di progettare una società, anche in termini etici e valoriali, finisce con il danneggiarla con sprechi d’ogni genere. Alla fin fine vengono favoriti i maneggioni e le spese pazze della politica, Stato, Regioni, Province, Comuni”. Luca Sogno, direttore del Corriere Eusebiano (Vercelli), ricorda che “i cittadini hanno un’arma formidabile tra le mani: la possibilità, come elettori, di spegnere, alle prossime elezioni, le ambizioni di chi ha tradito la loro fiducia”. Secondo Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), “occorre una presa di coscienza generale che mobiliti tutta la nazione, a partire dai partiti, da tutti i partiti, che perdono clamorosamente consensi perché incarnano il contrario di quanto dovrebbero rappresentare, e a partire soprattutto dalla gente, che, per quanto delusa, non può rinunciare al proprio diritto di giudizio e di scelta col voto. Perciò chiunque, dentro o fuori dei partiti, suscita nuove speranze e nuova partecipazione – anche se dovrà essere messo ben presto alla prova – ha almeno il merito di… non aver rinunciato!”. Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), ribadisce la necessità di “una generazione di uomini politici, come insistono il Papa e i vescovi, in grado di discernere quale sia il vero bene e quali i mezzi per conseguirlo, quali siano i doveri morali verso se stessi e verso gli altri. Una generazione che faccia, cioè, dell’etica pubblica la leva esclusiva dell’agire”. Dello stesso avviso è Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo), il quale aggiunge: “Dove può nascere un codice di onestà e di serietà d’intenti? Stando così le cose è molto difficile dirlo. La politica in Italia, dopo la guerra, aveva determinati principi ben presenti; molti venivano dall’Azione Cattolica, altri dalle scuole di partito; sicuramente vi era una formazione ben precisa. Indietro non si torna, ma sicuramente questa società o ritrova determinati valori fondamentali o si perde del tutto”. Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino), analizza il quadro politico dopo le dimissioni del sindaco del capoluogo dell’Irpinia. “Avellino – nota Barbarisi – merita di più, merita una buona, capace e generosa amministrazione, merita una migliore qualità della vita, degli spazi e dell’aria che respiriamo”. La Cittadella (Mantova) denuncia “una crescente crisi d’identità” per “il territorio mantovano” e ripropone “un’espressione tanto sintetica quanto profonda ed efficace” del “vescovo emerito, Egidio”: “Era l’appello, a noi tutti, a saper guardare oltre i confini del Ducato. È un appello oggi ancora più attuale e significativo. L’identità di un territorio la si afferma se si ha il coraggio e la capacità di guardare con apertura e fiducia oltre i confini del territorio stesso. Altrimenti si fa campanilismo spicciolo, del quale ne abbiamo già avuto fin troppo a Mantova e, più in generale, in tutto il Paese”. Guarda all’Europa, invece, l’editoriale della Guida (Cuneo) per fare un bilancio di “vent’anni di mercato europeo”, evidenziando che “il mercato unico ha scommesso troppo sulle lib…

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