ATTUALITA’ POLITICA

“Paradossalmente, mentre il conflitto politico è massimo, ci sarebbe bisogno di una nuova fase costituente, che permettesse di rimettere insieme un sistema politico-istituzionale adeguato. Per questo è necessario pensarci bene prima di andare al voto in queste condizioni. Il Paese ha bisogno di ritrovare l’unità sulle questioni fondamentali e ritrovare una rotta condivisa prima di affrontare le urne”, osserva Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza). “I fini dei singoli raggruppamenti vanno assunti e superati nell’interesse generale, cioè nella ricerca del bene comune”, scrive Giordano Frosini, direttore di Vita (Pistoia). Per Sandro Vigani, direttore di Gente Veneta (Venezia),“al leader non servono discepoli, cioè gente che impara da lui. Non mette in comune le proprie competenze e le proprie abilità. Chi impara troppo potrebbe infatti un giorno rubargli il posto”. Il leader può anche perdere il suo carisma ed è quello che “sta accadendo nella scena della politica italiana ai leader dei due grandi partiti di maggioranza”. Rispetto alla “ventilata ipotesi del condono (fiscale o edilizio, ma forse anche tutti e due)”, Alberto Margoni, direttore di Verona Fedele (Verona), esprime l’auspicio che “quello della sanatoria resti soltanto uno dei tanti annunci fatti e mai attuati”. “Un condono in termini di immagine – per Margoni – s’imporrebbe semmai da parte dell’Europa nei nostri confronti per recuperare quella credibilità del nostro Paese scemata in questi ultimi anni”. “In Italia e in Europa – si legge sulla Guida (Cuneo) – deve tornare a dialogare la società civile con la politica: la prima come espressione diretta di cittadini non sudditi e la seconda come luogo di sintesi e di azione a servizio di una nuova ‘cultura di governo’, mille miglia lontana da quella che sta sfasciando l’Italia, anteponendo gli interessi di pochi al bene comune e – particolarità tutta italiana – degradando le Istituzioni con comportamenti moralmente insopportabili.
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