ATTUALITA’ POLITICA

Al centro degli editoriali Fisc anche l’attualità politica italiana. “Sta emergendo – osserva Gino Mecca, direttore dell’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri) – un certo pessimismo che non giova alla ripresa del Paese, come non giova constatare l’immobilità della politica, incapace di trovare un accordo per mettere in cantiere quelle riforme da tutti ritenute necessarie, a partire da quella elettorale”. La Cittadella (Mantova) registra come “a metà circa del periodo di ‘armistizio’ concesso per salvare il salvabile da parte del governo Monti, riparte un assordante cicaleccio fatto di discorsi e annunci stantii, furbeschi, vuoti e inconcludenti a seconda dei casi”. Ai partiti, e ai diversi “proclami” che si sentono in questo periodo, si rivolge Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova). “Rimaniamo convinti – dice Frezza – che la crisi che stiamo attraversando richieda un di più di chiarezza proprio in ordine ai ‘fondamentali’ da cui ripartire, compreso con tutta evidenza il concetto di famiglia. Dai partiti, nessuno escluso, ci attenderemmo quindi parole chiare, non equivoche, non imprigionate nella sterile ricerca di unanimismi di facciata destinati poi a deflagrare quando sarà il momento delle scelte concrete”. Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo), interviene sul “tema delle intercettazioni telefoniche” che “occupa larghi spazi sulla stampa”, a partire dalla segnalazione del presidente della Repubblica. L’auspicio di Cappato è che “questo episodio, ultimo di discussione sulle intercettazioni, possa servire a maturare una posizione legislativa più rispettosa di tutte le parti interessate sul piano della ricerca della verità, della corretta informazione e del rispetto della persona”. Dell’impegno dei cattolici in politica parla Mario Cascone, direttore di Insieme (Ragusa), tracciandone una sorta di identikit: “Laici che sappiano inserirsi efficacemente nell’agone politico, portandovi dentro i valori evangelici della carità, della giustizia, della fedeltà alla propria coscienza. Urge un vasto movimento di Chiesa che proceda in questa direzione, perché non si può rinunciare, specialmente nella situazione italiana, a una massiccia, incisiva, convinta e convincente presenza dei cattolici nella vita politica”.

 
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