Guardare al bene del Paese. È lappello che accomuna molti editoriali dedicati allattualità politica nazionale. Da qui alle prossime elezioni – scrive Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto) – le forze politiche dovranno compiere una serie di atti che vanno dal rinnovamento della classe dirigente alla stesura di unagenda delle cose da fare. Intanto, a oggi, pare saltata ogni ipotesi di riforma della legge elettorale. Per questo, Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), auspica un sussulto di responsabilità collettiva, che consenta un percorso rapido di approvazione di una legge migliore. Altrimenti, rimane comunque una strada che ciascun partito, di sua iniziativa, può decidere di percorrere: indire primarie nel territorio per la scelta dei candidati e la loro posizione nelle liste bloccate. Secondo Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia), senza il segnale della riforma, cè il rischio che larea del non voto aumenti ancora di più, stabilendo il brutto risultato di un governo della minoranza. La non decisione, poi, va a vantaggio delle forze più demagogiche e populiste che cresceranno. Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), ritorna sulle primarie del centrosinistra, vinte dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Nel momento stesso in cui lattuale segretario è incoronato candidato premier – dice Rini – viene chiamato a una sfida ancora più impegnativa: quella di dare vita a un nuovo inizio. Per Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), una delle sfide maggiori allordine del giorno della prossima legislatura, è quella della riforma dello Stato sociale (
). La sfida, per molti versi, è inedita e per questo servono idee nuove, modelli innovativi da cercare e sperimentare senza approcci ideologici. Tutto questo passa per un progetto politico complessivo e coerente che deve riuscire a tenere assieme lesigenza di equità (vera urgenza in Italia), la necessità di conti pubblici in equilibrio e lurgenza di un sistema che alimenti una prospettiva di crescita. Luciano Sedioli, direttore del Momento (Forlì-Bertinoro), riflette sullimpegno dei cattolici in politica. Per un cristiano – sottolinea Sedioli – non esiste la discesa in campo, ma la permanenza sul campo e la gravità della situazione odierna non tollera dilazioni o rinvii. Riprendiamo da subito la buona pratica della formazione e prepariamo i ragazzi di oggi a occuparsi direttamente della propria città. Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), suggerisce di far memoria delle radici: Conoscere il passato e metterne a frutto le lezioni, riscoprirne i valori fondanti che hanno segnato la nostra storia e che connotano la nostra identità, non impedisce di prendere il volo e librarsi più in alto; come le radici profonde e vitali non impediscono, anzi appunto permettono allalbero dinnalzare i suoi rami. Cammino (Siracusa) si rivolge ai Comuni, in sofferenza per i tagli previsti dalle diverse manovre finanziarie dal 2010 ad oggi, proponendo attività di studio, di ricerca e sviluppo di nuovi processi e servizi che contribuiscano, da un lato, a migliorare gli standard qualitativi per i cittadini e, dallaltro lato, a far crescere un capitale umano specializzato nelleconomia dei servizi. Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), parla della perquisizione della Guardia di finanza, martedì 4 dicembre, in Consiglio regionale, su incarico della Corte dei Conti che indaga sul corretto uso dei fondi a disposizione dei gruppi politici: Qualunque sia lesito, liniziativa della magistratura contabile va accolta come una salutare verifica sulla moralità d…