ATTUALITA’ ECCLESIALE

Non manca l’attualità ecclesiale. Sulle pagine del Ticino (Pavia), il vescovo, monsignor Giovanni Giudici, dedica la sua riflessione alla festa del patrono, San Siro: “Viviamo con coraggio e con umile desiderio di salvezza la festa di San Siro, chiedendo il dono di saper condividere e di imparare a partecipare”. Ricordando il trentennale della Comunità C.A.S.A. sulle pagine di Luce e Vita (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi), il vescovo, Luigi Martella afferma: “Volendo onorare e continuare l’impegno per una causa tanto nobile, occorre ritrovare il senso di una passione comune che riscatta vite umane imbrigliate nella droga e non solo; ricuperare il gusto nel vedere giovani ‘rialzarsi’ dopo la caduta; lanciare un’ancora di ‘salvezza’ per ‘naufraghi’ dentro il mare in tempesta. Di più. Si tratta di offrire quell’‘ala di riserva’, unica possibilità che consente a tanti ragazzi di riprendere a volare negli ampi spazi della vita”. La Gazzetta d’Asti (Asti) pubblica l’omelia del vescovo Francesco Ravinale per l’inizio dell’Anno della Vita consacrata: “Guardiamo ai religiosi come a coloro che hanno trovato in Dio la perla preziosa e il tesoro prezioso, per il cui possesso vale la pena di lasciare tutto”. Sempre in occasione dell’apertura dell’Anno dedicato alla Vita consacrata, Chiara Domenici, direttore della Settimana (Livorno), afferma: “Nel 21° secolo ci si interroga su come attualizzare il carisma dei fondatori degli Ordini religiosi e nella giornata del 7 dicembre il vescovo aprirà ufficialmente questo anno di riflessione anche in diocesi, con una celebrazione solenne nella chiesa della SS. Trinità (retta appunto dai frati Cappuccini) a partire dalle ore 16 con la meditazione di monsignor Giusti e a seguire l’adorazione eucaristica”. A proposito dei cristiani perseguitati in Iraq e Siria, Kaire (Ischia) ricorda che la diocesi ha deciso di aderire al “Progetto Casa” per “l’acquisto del maggior numero possibile di container per l’alloggio di famiglie costrette a vivere nelle tende. Dall’inizio del tempo di Avvento e fino a domenica 28 dicembre, festa della Santa Famiglia di Nazareth, saranno raccolti fondi”. Una riflessione sull’Avvento è offerta dalla Fedeltà (Fossano): “Ogni volta che ci accostiamo al mistero del Natale e dell’incarnazione si prospettano scenari grandiosi per la nostra vita. Nell’incarnazione possiamo cogliere il nostro Dio che si perde dietro l’uomo, che ha una cura smisurata del suo vivere, delle sue vicende, che decide di non lasciarlo solo, che vuole condividere con l’umanità il vivere quotidiano nelle gioie, nelle sofferenze, che si fa simile all’uomo in tutto fuorché nel peccato”. “Ci viene donato un altro Natale e noi possiamo scegliere di viverlo in due modi: come sempre… o in un modo nuovo”, avverte il Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), secondo cui “un gesto di amore gratuito fatto a una persona, grande o piccola che sia, può risollevare e ridare speranza”. “Tenere insieme da un lato la sete di eternità e di divino e dall’altro lo stare vicino alle questioni più dure e più concrete della nostra società sia qualcosa di grande, bello e buono. È il fascino, unico e irriducibile, del messaggio di Cristo. L’Avvento è forse il tempo liturgico più propizio per riflettere su questo grande paradosso della fede. Un paradosso che tuttavia, in ultima analisi, si rivela fecondo e felice”, sostiene Paolo Lomellini, editorialista della Cittadella (Mantova). Si avvicina la festa dell’Immacolata Concezione e Pietro Pompei, direttore dell’Ancora (San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto) ricorda quando da bambino la mamma lo portava alla novena: “Siamo stati abituati ad un rapporto concreto con la Madonna, perché Ella ci veniva presentata come una di no…

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